Oggi 26 dicembre è un mese esatto dal girono della scomparsa di Yara Gambirasio, la ragazzina tredicenne di Brembate Sopra nel bergamasco. Un mistero fitto di cui non si intravvede la fine, un mese esatto dopo quel 26 novembre.
Mille ipotesi, mille interrogatori e nessun riscontro valido e sensato: dov’è finita Yara? Nessuno lo sa, tantomeno gli inquirenti. Venerdì mattina Fulvio Gambirasio, papà di Yara, era stato sentito dagli inquirenti. Non ha rivelato il contenuto del suo colloquio ma ha detto ai giornalisti che nutre ancora speranze di riabbracciare la figlia. Anche ieri, giorno di Natale, sono proseguite le ricerche della ragazzina, lungo le sponde del Brembo, ma anche in Valle Brembana, vicino a Zogno: impegnata la Protezione civile, i carabinieri e la polizia di Stato. Ricerche continuano anche oggi.
Alla messa di Natale, ieri nella parrocchia di Brembate, ha partecipato tantissima gente. I genitori di Yara sono rimasti a casa, chiusi nel loro riserbo e nel loro dolore. Il parroco, don Maniel Belli, ha dedicato la sua omelia a Yara: In questi momenti non è facile trovare un senso a quello che sta accadendo in particolare quando ci sono di mezzo dei bambini. In tutti noi c’è ancora viva la speranza che questa vicenda abbia una soluzione positiva».