– Il proprietario di una masseria ha ucciso cinque uomini, pare per una questione di confini e vecchi attriti.
Una strage, per una questione di proprietà e confini tra contadini. E’ accaduto lunedì, a Filandri, in provincia di Vibo Valentia, intorno alle 17. Cinque uomini, un padre e i suoi quattro figli, sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco dal padrone di una masseria vicina. L’uomo, il fratello, un figlio di uno dei due e il genero sono stati arrestati. Antichi dissapori e l’ennesima invasione di una famiglia nel terreno dell’altra ha scatenato la furia omicida di Ercole Vangeli, di 42 anni, il proprietario della masseria.
L’uomo si è presentato spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Vibo Valentia, confessando l’omicidio e dichiarando: «Ero stanco dei soprusi continui che subivo dai Fontana. Mio padre è stato anche schiaffeggiato da loro. Alla fine non ce l’ho fatta più».
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Vangeli ha pure dichiarato di aver agito da solo, ma su questo i carabinieri non gli hanno creduto. Le persone che hanno compiuto il delitto hanno usato due pistole, di calibro 9 e 7,65. Le cinque persone rimaste uccise sono Domenico Fontana, 61 anni, e i suoi quattro figli: Pasquale di 37, Pietro di 36 anni, Emilio di 32 e Giovanni di 19. Domenico, Emilio e Pasquale Fontana, nel luglio del 1998 erano stati arrestai per l’accusa coltivato circa duemila piante di canapa indiana.