Tensione altissima a Gemonio, un piccolo comune in provincia di Varese. Due bombe sono esplose di fronte alla sede delle Lega Nord a poche decine di metri dall’abitazione del Senatur Umberto Bossi.
Dopo le speculazioni giornalistiche sul “finto” attentato progettato contro il presidente della Camera Gianfranco Fini due ordigni sono esplosi davanti alla sede della Lega Nord. I danni sono per la verità lievi, vetri rotti e danni al portone di ingresso e ad alcuni mobili e fortunatamente non si hanno notizie di feriti.
Non è la prima volta che Gemonio è teatro di atti di questo tipo, già nel 2007 e nel 2009 sui muri attorno alla sede della lega erano comparse scritte contro il Carroccio e furono compiuti danneggiamenti alla struttura.
Ieri notte invece sul muro è comparsa la scritta «Antifa secondo atto» che secondo gli inquirenti indica la rivendicazione di di membri dell’area anarchica vicino ai centri sociali.
Le bombe erano decisamente rudimentali, stando alle prime fonti giornalistiche: polvere pirica pressata senza che si possa parlare di veri e propri ordigni.