Benedetto XVI istituisce l’autorità vaticana antiriciclaggio. Previste pene fino a 15 anni – Benedetto XVI ha promulgato stamattina la legge 127, che istituisce l’autorità vaticana contro il riciclaggio. Grazie a questo Motu Proprio del papa per la prevenzione e il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario, la Chiesa si adegua alle norme Ue contro il riciclaggio dei capitali. La «pace purtroppo» è «minacciata da diverse cause, fra le quali quella di un uso improprio del mercato e dell’economia», scrive Benedetto XVI. E prosegue: «Molto opportunamente la comunità internazionale si sta sempre più dotando di principi e strumenti giuridici che permettano di prevenire e contrastare il fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo».



Secondo la legge 127 “ogni soggetto, persona fisica o giuridica, ente ed organismo di qualsivoglia natura, incluse le filiali e le succursali di soggetti esteri”, che svolge professionalmente un’attività di tipo economico o finanziaria legata al Vaticano o alla Santa Sede è tenuto al “rispetto degli obblighi di prevenzione in materia di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo”. E le pene per i trasgressori sono molto severe: si prevede reclusione fino a 12 anni per riciclaggio, 15 anni per reati legati al terrorismo e all’eversione. Carcere anche per malversazione ai danni dello Stato (da sei mesi a quattro anni), truffa (da uno a sei anni), abuso di informazioni privilegiate (da uno a sei anni).
Nel testo della legge antiriciclaggio si spiega inoltre che la nuova autorità d’informazione finanziaria (Aif) è «un organismo autonomo e indipendente con incisivi compiti di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, nei confronti di ogni soggetto, persona fisica o giuridica, ente e organismo di qualsivoglia natura dello Stato della Città del Vaticano, dei dicasteri della curia romana e di tutti gli organismi ed enti dipendenti dalla Santa Sede».



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Il presidente e i membri del consiglio direttivo dell’Aif saranno nominati dal Papa. L’entrata La legge entrerà in vigore il 1° aprile 2011.
«Si eviteranno in futuro quegli errori che così facilmente diventano motivo di “scandalo” per l’opinione pubblica e per i fedeli», afferma padre Federico Lombardi, direttore della Sala stampa della Santa Sede, in una nota esplicativa sul Motu Proprio del Papa. «La Chiesa sarà più "credibile" davanti alla comunità internazionale e ai suoi membri. E questo è di importanza vitale per la sua missione evangelica». «Sarebbe ingenuo», prosegue padre Lombardi, «pensare che l’intelligenza perversa che guida le attività illegali non cerchi di approfittare proprio dei punti deboli e fragili, talvolta esistenti nel sistema internazionale di difesa e di controllo della legalità, per insinuarsi al suo interno e violarlo».