Sparizione di Yara Gambirasio: Mohammed Fikri, il marocchino arrestato con un blitz sul traghetto che lo stava portando in Africa, sarà quasi sicuramente scarcerato.
Il pm Letizia Ruggeri lo ha interrogato ancora ieri per altre due ore e ha concluso che non ci sarebbero indizi talmente gravi da doverne chiedere la custodia cautelare. Anche la famosa frase, “Allah mi perdoni non l’ho uccisa io” viene smontata perché errore di traduzione. Il marocchino avrebbe invece detto “Dio mio Dio mio perché non risponde” una imprecazione rivolta a qualcuno che non gli rispondeva al telefono. Il pm ha comunque chiesto la convalida del fermo ritenendo sussistenti i presupposti. Il giudice per le indagini preliminari, Vincenza Maccora, ha fatto sapere che si pronuncerà martedì in merito alla convalida del fermo ma tutto fa pensare che nelle prossime ore l’uomo venga rimandato a casa.
Le indagini dunque potrebbero ripartire da zero. Il cugino di Fikri, Abderrazzaq, sostiene che il parente avesse comprato da tempo il biglietto per il Marocco: «Non è vero che Mohammed era in fuga. I biglietti per la nave non li puoi prendere il giorno prima, li aveva acquistati già da tempo». Il cugino dice anche che Mohammed non conosceva Yara: «Era tranquillo, ma non ci siamo soffermati molto a discutere della vicenda. Mi ha solo detto che i carabinieri l’avevano interrogato per due ore facendogli tante domande, ma che alla fine l’hanno lasciato libero. Poi abbiamo cambiato discorso perché il fatto non lo coinvolgeva più di tanto».
Ieri per tutta la serata i ricercatori hanno dragato un invaso d’acqua nelle vicinanze del cantiere di Mapello alla ricerca del corpo di Yara. Sembra che non si sia trovato nulla.