Sarah Scazzi in videochat poco prima di sparire. A rivelarlo è Antonio, un pasticcere 31enne, che dopo avere parlato con i carabinieri si è fatto intervistare da Repubblica.
«Io Sarah Scazzi – spiega, la voce tesa, le parole misurate – l´ho incontrata quasi per caso, un mese fa su una videochat. Ci sono arrivato da Facebook dove siamo iscritti tutti e due. Abbiamo chattato qualche volta, per una settimana in tutto, e mi ripeteva sempre, sempre la stessa cosa. Diceva che aveva 20 anni e voleva scomparire, mi ha dato quasi l´impressione che cercasse una sponda per tutte le volte che lo ripeteva. Mi ha fatto così impressione che una volta ne ho parlato anche con una mia amica. Era una cosa strana. Mi ha detto che voleva tagliarsi i capelli e cambiare il colore, per dare meno nell´occhio. Ormai non ci parlavo da un po´ con questa Sarah Scazzi, questa cosa era un po´ troppo strana. Io sono sicuro che fosse lei non tanto per il nome quanto perché l´ho vista».
E aggiunge Antonio, riferendosi agli incontri con Sarah Scazzi in videochat: «Qualche volta ho avuto l´impressione di chattare con due persone diverse che usavano lo stesso nome, per questo un paio di volte le ho chiesto di usare la videochat anche perché volevo accertarmi che fosse una donna. Era Sarah Scazzi, sono sicuro, era in una stanzetta con l´umido sul muro alle spalle. Non so dove fosse».
Non lo sanno nemmeno i carabinieri che ora stanno provando a cercare quel posto e contemporaneamente stanno svolgendo anche una serie di accertamenti sui computer che abitualmente utilizzava Sarah Scazzi e soprattutto sui suoi profili Facebook. Non è semplice. La ragazzina ne aveva tanti così come usava spesso mail diverse per entrare nelle videochat. Il lavoro, complesso, lo stanno svolgendo i carabinieri del Ros insieme con gli uomini della Postale.