Continuano le ricerche di Yara, la ragazzina tredicenne scomparsa ormai da 42 giorni. Oggi la cinquantina di persone, tra polizia di stato, polizia provinciale, Guardia forestale, e volontari di San Giovanni Bianco, Endine Gaiano, Sovere e Palazzago, che hanno ripreso l’attività in mattinata si è divisa in due squadre: una ha perlustrato i colli nei dintorni di Sorisole e l’altra ha puntato su Torre Boldone.
Le autorità continuano anche con gli interrogatori a tappeto. Sono state sentite le ragazze che facevano ginnastica insieme a Yara. Continuano anche i controlli sui tabulati telefonici, controlli che al momento hanno fornito una sola indicazione precisa, cioè che la testimonianza del giovane Enrico Tironi non era attendibile. La mamma di Yara, Mauro, ha intanto rilasciato nuove dichiarazioni che confermano la sua fiducia nella speranza che la figlia sia ancora viva. «Abbiamo ancora tantissima fiducia e speranza di ritrovare Yara» ha detto.
«Confidiamo tantissimo nei carabinieri e nel lavoro che stanno facendo per noi». Il comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri Roberto Tortorella è andato a fare visita alla famiglia Gambirasio nel giorno dell’Epifania: «Lo fanno spesso – conferma Maura – lui e il questore, almeno una volta alla settimana vengono da noi».
Ci potrebbe essere un nuovo appello della famiglia, intanto: «Ci abbiamo pensato in questi giorni non escludiamo questa eventualità in futuro, ma non subito: preferiamo aspettare. Abbiamo tantissima fiducia negli inquirenti. Anche quando non li sentiamo, interpretiamo il loro silenzio pensando che sicuramente stanno lavorando e svolgendo le indagini. Ci comunicano solo le cose certe e verificate, com’è giusto che sia, per non darci aspettative o illusioni. Preferiamo così anche noi».