I familiari di Lamberto Sposini, dopo mesi di silenzio stampa, tornano a parlare delle condizioni di salute del giornalista, colpito da una grave emorragia cerebrale il 29 aprile scorso. Sposini, secondo una nota di agenzia Ansa, «è ritornato ad essere vigile, cosciente, a leggere i giornali, a guardare la tv». Inoltre i familiari vogliono «ringraziare quanti ci sono stati vicini e si sono interessati al decorso delle sue condizioni di salute e continuano a farlo: parenti, amici, conoscenti o semplicemente telespettatori suoi ammiratori. Lo facciamo a distanza di qualche mese, in un momento in cui possiamo guardare con maggiore serenità al futuro delle condizioni di salute di Lamberto che, come ha avuto modo di dichiarare anche la figlia Francesca, ha iniziato un lungo e complesso percorso di riabilitazione, facendo continui progressi». Il giornalista, continuano a far sapere, «è ritornato infatti a mangiare autonomamente. Possiamo quindi ben condividere l’ottimismo dei medici che lo hanno curato e continuano a curarlo e a riabilitarlo». Lamberto Sposini, lo ricordiamo, è stato colpito da emorragia cerebrale lo scorso 29 aprile, a pochi minuti dall’inizio della puntata di La vita in diretta. E’ stato trasportato con urgenza al Policlinico Gemelli, dove è stato operato per la rimozione dell’ematoma. Il decorso post operatorio ha avuto ottimi risultati e dopo settantatrè giorni al Gemelli l’equipe medica ha deciso che l’illustre paziente poteva essere trasportato in un centro di riabilitazione. E in Rai Uno, da cui è sempre arrivata grande solidarietà e sincero affetto al conduttore di La vita in diretta, è arrivato Marco Liorni, che ha preso il posto di Sposini nel programma pomeridiano della rete ammiraglia Rai, il quale ha annunciato che se il giornalista dovesse tornare, lascerebbe immediatamente la conduzione della trasmissione. I familiari di Sposini, infine, vogliono anche ringraziare «i suoi colleghi ed ex colleghi del giornalismo televisivo, che giornalmente hanno voluto interessarsi alle sue condizioni di salute. ‘Personaggi’ che hanno mostrato tutta la loro autentica umanità. Taluni sono anche coinvolti in alcune attuali fasi riabilitative».