E’ morto oggi all’età di 85 anni Mirko Tremaglia, deputato con il Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale dal 1972, poi con Alleanza Nazionale dal 1994 e infine con il Popolo delle Libertà nel 2008. Nato a Bergamo il 17 novembre 1926, storico esponente della destra italiana, Tremaglia partecipò alla Repubblica sociale di Salò e fu imprigionato nel 1945 nel campo di concentramento di Coltano, in provincia di Pisa. Tramaglia è stato anche ministro per gli Italiani nel mondo dal 2001 al 2006, ma tutto comincia con l’elezione a deputato dal 1972 con il Movimento Sociale Italiano-Destra Nazionale, mentre attualmente era deputato del gruppo Futuro e Libertà. Nel 1969 viene nominato responsabile del dipartimento di politica estera del MSI-DN, e fu uno dei più stretti collaboratori del segretario Giorgio Almirante. Tremaglia sarà anche ricordato per essersi sempre battuto per cambiare le modalità relative all’esercizio del diritto di voto degli italiani che vivono all’estero, riuscendo poi ad ottenere la modifica della Costituzione negli articoli 48 (istituzione della circoscrizione Estero), 56 e 57 (numero dei deputati e senatori eletti dai cittadini italiani all’estero). A partire delle elezioni politiche del 2006 questa occasione si concretizzò con l’entrata in vigore dell’istituzione della circoscrizione Estero. Ma la novità più importante della legge Tremaglia fu senza dubbio la procedura di voto nei paesi di residenza: prima i cittadini residenti all’estero potevano votare solamente recandosi presso i collegi elettorali dei comuni in cui risultavano iscritti all’AIRE, mentre la legge Tremaglia, pur lasciando inalterata questa possibilità, istituì una procedura di voto postale tramite i Consolati nei paesi di residenza, il che fece notevolmente aumentare la partecipazione al voto da parte degli italiani residenti all’estero. Nel luglio 2009 Tremaglia prese nettamente le distanze dal reato di clandestinità introdotto all’art. 19 della legge 94/2009, definendolo “un reato inventato”, chiedendone la cancellazione e l’avvio di una regolarizzazione e di una sanatoria.
Il 2 giugno scorso, in occasione delle celebrazioni per la festa della Repubblica, Tremaglia aveva accusato un malore durante la parata delle Forze Armate ai Fori Imperiali, e si è spento oggi all’età di 85 anni.