Marine Le Pen, giunta a Lampedusa per “avvisare” gli isolani sui pericoli legati all’immigrazione è stata accolta da una manifestazione di protesta.
Pensava di fare un favore agli abitanti dell’isola, ma le hanno chiesto di tornarsene da dov’è venuta. Oggi la leader dell’estrema destra francese, Marine Le Pen, è arrivata in aereo a Lampedusa per «parlare dei problemi dei flussi migratori di clandestini». La segretaria del Front National è giunta assieme all’europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio. I due sono stati accolti all’arrivo in aeroporto con striscioni come “Liberté, egalité, fraternité: aussi pour les sans-papier” (libertà, eguaglianza, fratellanza anche per i clandestini), “Il mondo è a colori, fatevene una ragione” e “non sei benvenuta Madame Le Pen.
«Voglio che l’Europa faccia attenzione a ciò che sta succedendo. E voglio offrire il mio sostegno agli abitanti di Lampedusa che si sentono completamente abbandonati», ha detto al suo arrivo, facendo infuriare i giovani dell’isola. «Siamo lontani dal modo di vedere le cose di Borghezio e Le Pen», scrivono alcuni ragazzi su un volantino. «Allo stesso tempo non vogliamo essere coinvolti in inutili polemiche politiche di personaggi che intendono farsi pubblicità o propaganda di partito sulle nostre spalle. Lampedusa è terra di accoglienza e solidarietà. Ripudiamo il razzismo e la xenofobia in tutte le sue forme ed espressioni».
Tommaso Sarma, portavoce del comitato giovanile di Lampedusa, spiega. «Vorremmo concentrarci di più su quello che riguarda l’isola e noi stessi. Partiamo dall’emergenza che ha a che fare con queste povere persone, ma siamo sorpresi di tutta questa attenzione. Ricordiamo che da Lampedusa passa solo il 10% del flusso migratorio diretto a nord».
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