Non convince la posizione di Salvatore Parolisi, il marito di Carmela Rea, la donna trovata assassinata lo scorso 20 aprile. Gli inquirenti infatti vogliono interrogarlo di nuovo. L’uomo già in precedenza aveva ammesso relazioni extraconiugali e due soldatesse, di quelle che lui, caporale dell’esercito, aveva in passato addestrato, sono state interrogate.
Inoltre nei giorni scorsi erano state rilevate tracce di sangue sul sedile a fianco a quello del guidatore della sua macchina, macchie che sono all’esame dei Ris. Sempre di più dunque la pista passionale (una vendetta di una ex amante, o un delitto da lui commissionato per togliersi di torno la moglie?) sta prendendo piede. Una delle soldatesse interrogate ha ammesso palesemente di aver avuto una relazione col Parolisi. Adesso l’inchiesta sull’omicidio è intanto passata alla procura di Ascoli Piceno. Ci sono poi altri particolari al vaglio degli inquirenti. La mattina del giorno della scomparsa di Carmela Melania, il 18 aprile, la coppia moglie e marito è stata filmata dalle telecamere di sorveglianza di un supermercato.
Carmela aveva con sé una borsa, borsa che non è mai stata ritrovata a casa della coppia. Manca anche un trolley che un amico di Salvatore Parolisi aveva visto nella sua auto sempre il giorno della scomparsa della moglie. Anche il trolley è scomparso. Intanto è appurato che le tracce di dna trovate sulla siringa conficcata nel collo della donna non appartengono né a lei né al marito, ma a un uomo e a una donna sconosciuti. Gli assassini?