Salvatore Parolisi, marito e vedovo di Carmela Melania Rea, è da ieri ufficialmente indagato per omicidio, ma resta in libertà. Da tempo i sospetti gravavano sull’uomo: troppe ricostruzioni piene di dubbi, riscontri mancanti, il giallo del cellulare prima dichiarato sparito poi gettato in un campo. E le storie di tradimenti coniugali, reo confessi, che gettano un’ombra oscura su tutto il caso. Parolisi nonostante tutto si dichiara tranquillo, dice di non avere nulla da temere e addirittura si proclama martire, io sono come Cristo in croce, ha detto. Venerdì pomeriggio per Parolisi s ci sarà un nuovo interrogatorio. Adesso alla luce di questi inquietanti sviluppi interviene anche la madre di Melania, Vittoria Rea, e interviene con un grido di rabbia e di disperazione. Spero davvero che non sia colpevole: la mia nipotina perderebbe oltre la madre anche il padre, ha detto. Nipotina, Vittoria, che per adesso sta ancora con il padre.  E poi: “Salvatore dice di essere come Cristo in croce? In croce ci si è messo da solo” ha aggiunto. Ma la signora Rea vuole comunque che si arrivi e presto a una verità sulla vicenda. Vicenda dove appaiono sempre più evidente dei fatti incongruenti. Salvatore Parolisi ha sempre detto che la famiglia si trovava tutta insieme quel 18 aprile nel bosco, in un parco giochi, quando Melania è sparita ma adesso la ricostruzione attenta degli inquirenti sembra dire che in realtà là non c’era nessuno. Per gli inquirenti la donna potrebbe essere stata uccisa tra Ascoli Piceno, Folignano, Colle San Marco e Ripe di Civitella del Tronto e quindi il cadavere portato nel bosco dove è stato ritrovato. Gli inquirenti hanno messo insieme un filmato lungo un’ora con immagini montate minuto per minuto, fotogrammi reali ripresi da telefonini di studenti che si trovavano sul posto a giocare a pallone, e testimonianze di decine di persone. Per gli inquirenti, Melania Rea non è mai stata su Colle san Marco con il marito e la figlia fra le 14 e 20 e le 15 e 30 del 18 aprile. Crollerebbe la ricostruzione di Parolisi. Inoltre nessuno lo ha visto prima delle 15 e 30, 15 e 40. Ma nelle foto degli studenti e nelle dichiarazioni id alcune persone che erano lì quel giorno a quell’ora, non c’è nessuno. Nessuno inquadra o vede la famiglia Rea: a quell’ora, probabilmente, Melania è già morta, colpita con 32 coltellate.

Melania verrà trovata con 13 colpi inferti al torace, gli altri alle gambe, alle braccia e al volto nel bosco Casermette di Ripe di Civitella del Tronto due giorni dopo, il 20 aprile. Una segnalazione ancora anonima, quella della persona che ha avvertito la polizia.