Polemica a distanza tra il sindaco di Milano Giuliano Pisapia e l’ex vice sindaco Riccardo De Corato. Nei giorni scorsi, in occasione del decennale della morte di Carlo Giuliani durante il G8, infatti, Pisapia aveva espresso un ricordo del giovane rimasto ucciso durante gli scontri di piazza. Un ricordo affettuoso e di solidarietà per quello che il sindaco di Milano definisce “un ragazzo che sognava un futuro migliore per il nostro Paese e per il mondo, cui sentiva di appartenere e che desiderava più giusto, più libero, più democratico”. Per De Corato, parole che non andrebbero dette: “Mi chiedo come tali parole possano descrivere una persona che durante gli scontri del G8 era intento ad aggredire, armato di estintore, una camionetta dei carabinieri”. Nel suo intervento, Pisapia aveva aggiunto di sentirsi vicino ai genitori di Carlo, ricordando come fosse sempre stato negato il diritto a un processo pubblico che avrebbe potuto fare vera luce su quanto successe quel giorno, “tragici avvenimenti che resteranno per sempre dolorosamente impressi nella nostra memoria e nella storia d’Italia”. De Corato precisa che il giovane rimasto ucciso non è un esempio né tantomeno un eroe. Con questa logica, quella di Pisapia, aggiunge, Giuliani potrebbe essere candidato al prossimo Ambrogino.
“Per quanto riguarda le forze dell’ordine. la giusta conseguenza sarà la proposta di scioglimento delle stesse perché incompatibili con il mondo ‘più giusto, più libero, più democratico’ che Pisapia auspica” dice ancora l’ex vice sindaco. In conclusione, per De Corato Carlo Guliani non è un esempio di cittadino modello.