Michele Misseri prosciolto dall’accusa di essere l’assassino di sua nipote Sarah Scazzi. E’ quanto ha comunicato oggi il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Taranto. Lo ha fatto parlando con un giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno e quindi in una intervista rilasciata al Tg1. Misseri, che si è sempre autoincolpato della morte di Sarah e continua a farlo anche oggi, dunque neon è più accusato di omicidio, anche se dopo la sua scarcerazione di qualche mese fa su di lui pendeva effettivamente la sola accusa di occultamento di cadavere, quando avrebbe nascosto il corpo della nipote nel pozzo. Restano dunque accusate dell’omicidio di Sarah Scazzi la figlia di Misseri, Sabrina e la moglie Cosima, tutt’ora detenute in carcere e in attesa di processo. Accusati di occultamento di cadavere sono anche un fratello del Misseri e un nipote. Ha commentato il giudice: “I dubbi che fosse davvero lui l’assassino li ho avuti sin dal momento in cui l’ho interrogato nell’udienza di convalida del fermo. E i dubbi che ho avuto io li hanno avuti, penso, tutti coloro che erano presenti”. Dal punto di vista dell’inchiesta, al momento risultano indagate ben tredici persone, tra cui anche quattro avvocati che sono accusati di favoreggiamento personale, intralcio ala giustizia e infedele patrocinio. Lo scorso 29 agosto si era tenuta la prima udienza preliminare durante la quale i legali di Sabrina Misseri avevano presentato usanza di remissione del processo, cioè di spostamento in altra località, per incompatibilità ambientale. Secondo i legali, l’opinione pubblica locale e i medi anso decisamente di parte, schierati cioè contro la loro cliente, Sabrina Misseri, definita già colpevole della morte di Sarah Scazzi. Il processo è stato aggiornato al prossimo 10 ottobrini attesa che la cassazione decida sulla richiesta degli avvocati difensori. Michele Misseri dunque avrebbe solo obbedito agli ordini delle due donne, la figlia e la moglie, nel tentare di far sparire il corpo della nipote. Sabrina Misseri si trova in carcere dallo scorso 15 ottobre. La tesi dell’accusa è che la ragazza abbia ucciso la cugina in uno scatto d’ira, dovuto alla gelosia per le attenzioni che il ragazzo di cui lei era invaghito prestava a Sarah.
La madre invece avrebbe attratto facendola salire in macchina Sarah e condotta nel garage dove l’attendeva Sabrina. Una sorta di regolamento conti, insomma, che probabilmente non voleva sfociare nell’omicido, ma che a tanto è arrivato.