Incendio in un palazzo a Trapani, sito in via Omero nella perfieria del centro urbano. Un incendio che avrebbe provocato cinque morti, tutti membri della stessa famiglia. Secondo le prime ricostruzioni si tratterebbe di una tragedia della follia causata da una persona, lo stesso capofamiglia. Tale Pietro Fiorentino infatti ha rinchiuso tutti i suoi familiari in una stanza e quindi ha dato fuoco alla casa. Poi si è gettato da una finestra schiantandosi al suolo e morendo sul colpo. Le fiamme si sarebbero sviluppate all’interno di un unico appartamento causando la morte immediata delle persone che vi abitavano. L’uomo aveva 40 anni ed era disoccupato: con il suo folle gesto ha fatto morire la moglie, la figlia di 10 anni, la suocera e il cognato che era anche disabile. E’ successo tutto stamattina presto: le fiamme infatti sono state notate già verso le ore 7 e 45. I vigili del fuoco sono arrivati in tempi strettissimi visto che la loro caserma è poco distante dall’edificio. situato nella periferia della città siciliana e di recente costruzione. I pompieri sono riusciti a portare fuori uno dei componenti della famiglia ancora in vita, ma purtroppo la persona è morta mentre veniva trasportata in ospedale. Fortunatamente l’incendio non ha fatto in tempo a svilupparsi negli altri appartamenti della palazzina, in tutto di sei piani. Ma per le quattro persone non c’è stato nulla da fare, mentre l’autore del gesto, il capofamiglia, è morto gettandosi dalla finestra. La dinamica dell’episodio è però parsa subito chiara: Pietro Fiorentino ha rinchiuso tutti i suoi familiari in una sola stanza e quindi ha incendiato l’appartamento. Mentre si finisce di lavorare sul posto, i vigili del fuoco hanno fatto evacuare tutti gli altri residenti per motivi di sicurezza, si sta cercando infatti di capire se la struttura abbia subito danni e possa essere a rischio di crollo. A Trapani proprio pochi gironi fa si è insediato un nuovo procuratore capo, il dottor Marcello Viola che è intervenuto sul posto per aprire le indagini del caso. Si stanno anche raccogliendo testimonianze sul posto per capire l’esata dinamica die fatti e le possibili ragioni dietro al folle gesto.
Gli altri membri della famiglia massacrati dal Fiorentino: Stefania Mighali, 39 anni, moglie dell’uomo; Daniela, 8 anni, figlia della coppia; Nunzia Rindinella di 77 anni suocera dell’uomo; Hans Rindinella, 55 anni, cognato.