Nuovo spot a favore dell’eutanasia dei radicali, e come sempre in iniziative analoghe uno spot provocatorio destinato a scatenare polemiche. Oltre ai radicali, lo spot è stato ideato e promosso dalle associazioni Coscioni ed Exit Italia, a sostengo della campagna pro eutanasia, per una legge che lasci libertà di morire a chi lo volesse fare, impegno che i radicali e queste associazioni seguono da lungo tempo. Si tratta dunque di un video della durata di circa tre minuti da cui si tirerà fuori uno spot di circa quaranta secondi. Il protagonista è Gilberto, un malato terminale. Si è offerto volontario dopo la precedente campagna pro eutanasia di qualche settimana fa intitolata AAA malati terminali cercasi, in cui si invitavanomalati terminali a rendersi disponibili per promuovere con uno spot l’eutanasia. Nel nuovo video Gilberto recita queste parole: “Amo la vita ma voglio decidere di smettere quando non posso più fare le piccole cose, come chiacchierare con gli amici…”. Si vede poi l’esponente dei radicali Marco Cappato che dice: “Ora parte la raccolta di 50 mila firme per la proposta di legge di iniziativa popolare”. Quindi di nuovo Gilberto: “La vita mi piace e vorrei essere io fino alla fine”. La proposta di legge sostenuta dal partito radicale è stata preparata dal segretario dell’associazione Coscioni, Filomena Gallo. L’eutanasia, si dice nel progetto composto di quattro articoli ispirati all’articolo 32 della costituzione, è libertà di scelta, rifiutare le cure o volerne altre. Nella proposta di legge viene chiesta la depenalizzazione per i medici che praticano l’eutanasia a determinate condizioni. Oltre a Gilberto, un’altra malata terminale si è rivolta ai radicali per prendere parte a un prossimo spot. Si chiama Piera. Il video con Gilberto invece verrà promosso su youtube e sui social network. Cappato ha detto che proveranno a portare il video anche nelle televisioni. E’ stato infatti presentato sulla Rai nello spazio tv ‘Dieci minuti di’. Secondo il segretario dei radicali Staderini il tema dell’eutanasia è oggi del tutto assente dal dibattito politico. Esso, ha detto, non viene accettato come invece è accettato il dibattito sui matrimoni gay e testamento biologico.
In realtà il tema dell’eutanasia viene affrontato se non proprio a livello di Parlamento, in molte occasioni, uno dei dibattiti più sentiti negli ultimi tempi.