“Abbiamo bisogno in questo momento di sapere come sta Andrea, se è vivo e per avere la serenità abbiamo bisogno di saperlo. Questa è la preghiera che facciamo. Ad Andrea voglio dire di non avere paura, di essere coraggioso e che qui siamo in tanti ad aspettarti”. E’ questo l’appello, in lacrime, di Laura Calevo, sorella di Andrea, l’imprenditore spezzino di 31 anni sequestrato il 16 dicembre scorso sulle colline di Lerici. In compagnia del fidanzato, davanti al cancello della villa teatro del rapimento, la donna ha poi continuato ringraziando “tutti di cuore per la vicinanza dimostrata in questi giorni veramente difficili. Abbiamo avuto una solidarietà straordinaria. Ci sono state le fiaccolate. Siamo qui da tanti giorni, abbiamo sentito la voce dei nostri amici. Questo è un momento difficile e doloroso per noi perché non abbiamo notizie sulla sua salute”. Laura Calevo e la madre Sandra si trovano ancora nella villa, in attesa di quelle notizie che, a detta degli investigatori, non dovrebbero tardare ad arrivare. Attualmente al lavoro ci sono i Ros e lo Sco della polizia: “Conservo un cauto ottimismo”, ha detto di recente Michele Di Lecce, capo della dda genovese, facendo anche sapere che “gli investigatori stanno sentendo alcune persone, alcune delle quali informate dei fatti. I tasselli stanno andando al loro posto e non escludo novità a breve ma per adesso il silenzio è necessario”. Intanto si susseguono le iniziative di solidarietà nei confronti di Andrea Calevo e della sua famiglia: oltre 1.500 persone hanno partecipato nella serata di venerdì alla fiaccolata ad Arcola, dove hanno sede le aziende dell’imprenditore, per chiedere la sua liberazione. Al corteo c’erano anche l’assessore regionale al Lavoro, Enrico Vesco, diversi rappresentanti dei comuni della Val di Magra, i dipendenti di Calevo e il parroco di Arcola Luigi Vegini, colui che pochi giorni fa si era offerto in ostaggio al posto di Andrea. Oltre alla fiaccolata, questa mattina un gruppo di cicloamatori ha percorso le vie del centro in bici lanciando più volte l’appello “Andrea Libero”, mentre il giorno della vigilia il consueto Natale subacqueo che si svolge annualmente a Tellaro, località marittima nei pressi di Lerici, è stato dedicato proprio al giovane imprenditore.
Infine anche il vescovo diocesano, monsignor Luigi Ernesto Palletti, ha ricordato Andrea Calevo durante l’omelia di Natale.