Alta velocità: arriva il giorno definitivo quello che dovrebbe chiudere ogni ipotesi alternativa alla costruzione della linea che collegherà Torino con Lione. Uno smacco per tutti gli attivisti No tav? Difficile pensare che quanto accadrà oggi in giornata possa fermare le contestazioni che probabilmente riprenderanno ancora più dure. Sta di fatto che oggi proprio a Lione il nostro capo del governo incontra il presidente francese Hollande: il momento più significativo del vertice sarà dunque la firma dell’accordo definitivo per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità. I lavori in realtà come ben si sa sono comunque iniziati da tempo e proprio da qualche giorno sono iniziati gli scavi del tunnel che dovrà passare da Chiaromonte. Una firma che ha più effetto dimostrativo, a sottolineare la comune volontà dei due paesi a concludere il collegamento ferroviario nel più breve tempo possibile. Il primo accordo fra Italia e Francia sulla tav risale infatti a ben dodici anni fa. Monti e il suo governo tecnico hanno sempre fatto sapere di non vedere alternative alla tav sostenendola in modo deciso. Monti ha recentemente sottolineato come questo collegamento ferroviario rappresenti “un investimento strategico per il futuro del nostro Paese in termini di maggiore competività, di abbattimento delle distanze, di prospettive di sviluppo”. E’ d’accordo anche il presidente socialista francese che non ha mai messo in dubbio tale collegamento ad esempio durante il recente incontro italo-francese a Roma. La firma di oggi ha anche un valore economico in quanto permetterà di chiedere contributi all’Unione europea per la realizzazione dell’opera. Un vertice quello di Lione che ha in questo accordo il momento più significativo soprattutto per noi italiani ma che sarà dedicato anche ad altri argomenti. Si parlerà infatti del prossimo consiglio europeo che si terrà a metà di questo mese a Bruxelles, del bilancio Ue che non ha trovato approvazione, di cooperazione industriale tra i due paesi anche nel campo aerospaziale. Secondo indiscrezioni infine Monti e Hollande discuteranno della necessità di trovare un accordo all’interno dell’Unione europea sul rilancio del lavoro per risolvere la pesantissima crisi della disoccupazione che colpisce tutta la Eurozona. Non mancherà certo la politica estera, con casi difficile come la Siria e il Medio Oriente.
Ci sarà da attendersi manifestazioni di protesta alla firma dell’accordo sull’alta velocità? E’ probabile, anche se come sempre si tratterà di proteste che riguardano il solo settore italiano in quanto i francesi interessati dalla linea non hanno mai dimostrato di esserne contrari.