Sergio Zavoli, personaggio di primo piano della televisione italiana e non solo, è rimasto vittima di un bruttissimo episodio. Alcuni rapinatori si sono infatti introdotti nella sua abitazione, una villa in provincia di Roma, località Monte Porzio Catone, allo scopo di rapinarlo, ma lo hanno anche aggredito e colpito brutalmente. Purtroppo è un rituale che si ripete con drammatica puntualità, in casi analoghi: oltre alla rapina, i proprietari colti nella propria abitazione vengono anche aggrediti e malmenati, in qualche caso ci è anche scappato il morto. Zavoli, che ha 89 anni di età, è stato colpito e ferito più volte al capo, colpito anche con il calcio di una pistola. I rapinatori infatti volevano sapere da lui dove si trovasse la cassaforte. L’hanno poi individuata, estratta dal muro e sono fuggiti portandosela via per poterla aprire con calma. Dentro, secondo le testimonianze, ci sarebbero state alcune decine di migliaia di euro. Sempre secondo le prime testimonianze i rapinatori erano tutti dell’Europa dell’est: anche questo un fatto che si ripete con sconcertante puntualità. Le rapine nelle vile infatti sono sempre o quasi opera di immigrati dall’est, soprattutto romeni, slavi o albanesi che si fanno distinguere anche per la loro efferata brutalità nel massacrare le vittime dei loro rapimenti. In casa con Sergio Zavoli c’erano anche due domestici che sono stati rinchiusi in un bagno dell’abitazione a sembra non abbiano subito aggressioni. Zavoli è stato ricoverato all’ospedale di Frascati: è stato dimesso con una prognosi di venti giorni, dunque le sue condizioni non sono particolarmente gravi. L’aggressione è accaduta lunedì sera intorno alle venti e l’allarme è stato dato verso le ore 22. E’ in atto adesso una caccia all’uomo da parte delle forze dell’ordine. Si ritiene siano gli stessi responsabili di altri colpi in abitazioni della zona dei Castelli Romani. Sergio Zavoli ha avuto una attività professionale da sempre legata alla Rai, nella quale entrò nel 1947 e di cui divenne direttore generale nel 1980 rimanendolo fino al 1986. Dal 2009 è presidente della commissione di vigilanza della Rai.
In passato politicamente vicino al Partito socialista, nel 2001 è stato eletto senatore nei Democratici di sinistra, nel 2006 nelle liste dell’Ulivo e nel 2008 è stato eletto nel Partito democratico.