Il pm che indaga sulla morte di Yara Gambirasio sotto accusa. Si tratta di Letizia Ruggeri da sempre incaricata di coordinare le indagini sulla morte della ragazzina tredicenne uccisa più di un anno fa a Brembate Sopra nel bergamasco. Da tempo sul pm si addensano accuse neanche del tutto celate alla sua conduzione di indagine: il motivo è presto detto. Tutt’oggi, dopo così tanto tempo, si brancola ancora nel buio più completo nonostante il dispiegamento massicce di forze. Nessun accusato, nessuna traccia concreta, solo migliaia di esami del dna che non hanno portato a nulla. Recentemente poi il pm ha avuto scontri diretti ad esempio con l’avvocato della famiglia Gambirasio, a cui è stato negato l’accesso al materiale di indagine. Inoltre non poche sono le polemiche che circondano le indagini secondo le quali numerosi sarebbero stati gli errori commessi dalle autorità, errori che avrebbero reso quasi impossibile trovare l’autore del terribile gesto che pose fine alla vita di Yara. E adesso arriva l’iniziativa clamorosa: una raccolta di firme per sostituire oppure far affiancare da altro pm Letizia Ruggeri perché incapace di condurre le indagini in modo adeguato. Una iniziativa inedita, per di più portata vanti da esponenti del mondo politico. E’ infatti l’assessore regionale della Lombardia a territorio e urbanistica, Daniele Belotti, bergamasco, a lanciare la proposta. Ha già raccolto diverse firme di altri politici tra cui sindaci, consiglieri provinciali di Bergamo, consiglieri della Regione Lombardia e parlamentari bergamaschi. Sostituire il pm o affiancargli un pm di provata esperienza e capacità: in sintesi questa la richiesta. Tale richiesta verrà inviata al ministro della giustizia e al presidente del Consiglio superiore della magistratura, al procuratore generale della Corte di appello di Brescia e al Procuratore aggiunto di Bergamo. Nella richiesta si fa cenno ai “troppi errori nel coordinamento di queste indagini”, errori, si legge, segnalati anche da esponenti delle forze dell’ordine. Consapevole trattarsi di una anomali, spiega l’assessore, e cioè interferire in casi giudiziari, siamo però davanti a un episodio drammatico che ha toccato tutti i bergamaschi: “Per più di un anno nessuno, nonostante i gravi errori, ha criticato, ma ora, di fronte a risultati inesistenti e all’ostracismo nei confronti del perito e del legale incaricati dalla famiglia Gambirasio, è opportuno che qualche rappresentante istituzionale, al di là dei colori politici, sollevi la questione”. Al momento non si ha notizia di reazioni da parte del pm Ruggeri.



Recentemente il pm ha chiesto l’archiviazione delle indagini sul marocchino, unico reale indagato seppure per poco tempo che in una telefonata avrebbe detto di aver visto uccidere Yara davanti al cancello del cantiere poco distante dalla palestra alla cui uscita venne rapita.

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