Durante il processo Mills, il pm di Milano Fabio De Pasquale ha chiesto cinque anni di carcere per Silvio Berlusconi. Il pm è infatti convinto della colpevolezza dell’ex premier, che versò quei 600 mila euro all’avvocato inglese in cambio di dichiarazioni reticenti in due processi. Sul processo sta però calando l’ombra della prescrizione, ma De Pasquale ha spiegato che «il reato di corruzione in atti giudiziari contestato a Silvio Berlusconi non è ancora prescritto», anche se secondo la sentenza della Cassazione Mills sarebbe entrato in possesso del denaro nel febbraio del 19999. Il pm si dice invece convinto che il legale inglese abbia avuto la disponibilità del denaro solo dal febbraio dell’annno successivo e che quindi la prescrizione potrà scattare tra l’inizio di maggio e la metà di luglio del 2012. Inoltre secondo il pm la difesa di Berlusconi «è ferma al 2006, sono passati sei anni e tre sentenze ma per loro non è cambiato niente, la loro tesi di estraneità è basata su documenti falsi o falsificati». Secondo De Pasquale «Mills mise in piedi operazioni bancarie costose e complicate per impedire l’accertamento della verità», mentre la difesa di Berlusconi sosterrebbe che i 600mila dollari provengono dall’armatore napoletano Diego Attanasio: «La cosa fondamentale – ha aggiunto De Pasquale – è che dal patrimonio di Attanasio non ci sono ammanchi, come ammette lo stesso Mills. Se Mills ha ricevuto dei soldi, da dove vengono questi soldi?», si chiede. La consulenza tecnica della difesa, illustrata da Claudia Tavernari, secondo il pm «non ha convinto nessuno, più che descrivere fatti contabili porta delle tesi attraverso carte poste in essere solo allo scopo d’ingannare». «Un atto corruttivo di queste dimensioni, che ha di fatto ingannato due tribunali, mi pare assurdo non trovi giustizia», ha detto ancora il pm, riferendosi ai tribunali nei quali si sono celebrati i processi per le tangenti alla Guardia di Finanza e All Iberian.



L’avvocato di parte civile Gabriella Vanadia, durante il suo intervento nel processo, ha invece chiesto che Silvio Berlusconi e David Mills risarciscano alla presidenza del Consiglio 250mila euro per i danni morali e di immagine. Il processo è ormai quasi giunto a conclusione ma, in attesa della decisione del tribunale sui termini della prescrizione, non è ancora sicuro che si possa arrivare ad una sentenza.

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