Val di Susa, è ricoverato in gravissime condizioni un manifestante, Luca Abbà, caduto da un traliccio. E’ rimasto folgorato da una scossa elettrica provocata dal traliccio stesso. L’episodio è accaduto questa mattina presto quando forze dell’ordine sono giunte a quello che è il presidio storico dei manifestanti Anti Tav, la baita Clarea in Val di Susa. Qui si trovavano pochi manifestanti, una ventina circa, che si stavano radunando per protestare contro l’apertura anticipata dei lavori di allargamento del cantiere della linea di alta velocità. Luca Abbà, proprietario di uno dei terreni che sono stati messi sotto esproprio per poter portare avanti i lavori della linea ferroviaria, per manifestare la sua protesta ha deciso di salire su di un traliccio che si trovava in quel punto. Inevitabilmente, il traliccio lo ha folgorato con una scossa ad alta tensione: è caduto a terra da circa dieci metri di altezza. Immediati i soccorsi: un elicottero lo ha portato all’ospedale Cto di Torino. Sulla zona e al campo sportivo di Giaglione sono intanto arrivati altri manifestanti anti Tav che stanno decidendo se inscenare manifestazioni. Le prime testimonianze sull’accaduto dicono che le forze dell’ordine intendevano sgomberare la baita centro degli attivisti. Luca Abbà era salito sul traliccio nonostante gli venisse chiesto di scendere: lui era salito ancora più in alto fino a quando una scossa non l’ha fatto precipitare. Alcuni manifestanti si trovano al momento chiusi nella baita e non vogliono uscire, mentre gli operai stanno procedendo con i lavori di ampliamento del cantiere che dovrebbero terminare in  serata. Le forze dell’ordine hanno circondato la zona. Luca Abbà è conosciuto come uno dei leader più attivi del movimento di protesta. Infuocati i commenti degli esponenti dei No Tav. Secondo Alberto Perino, leader riconosciuto, il capo della polizia aveva detto che prima o poi ci poteva scappare il morto. Dice Perino che adesso ci sono quasi riusciti: è stato, ha aggiunto, un attacco preordinato, premeditato e studiato bene. Nessun commento da parte dei responsabili delle forze dell’ordine.

Gli avvocati del movimento accusano l’esproprio dei terreni intorno ai cantieri, alcuni dei quali comprati appositamente in tempi recenti per cercare di bloccare i lavori, definendo il fatto “una emergenza democratica”. Stando alle ultime notizi che arrivano dalla Val di Susa, un’altra persona sarebbe salita sul traliccio da cui è caduto Abbà.