Non accennano a placarsi i disordini provocati dagli attivisti no Tav che, dalle ultime 24 ore, stanno continuando a bloccare l’autostrada A23 a Bussoleno, in Val di Susa. L’arteria non è ancora percorribile in entrambe le direzioni tra Avigliana e Susa. Benché la tensione sia alle stelle, il clima surriscaldato e gli attivisti si siano fronteggiati a poco più di un metro di distanza con le forze dell’ordine, al momento non ci sarebbero stati ancora scontri veri e propri né cariche da parte della polizia. Le forze dell’ordine, in ogni caso, per disperdere il blocco dei No Tav sulla A32 sono intervenuti con gli idranti. Hanno fatto sapere di non aver usato gas lacrimogeni e che il fumo che si è scorto dipende dal fuoco che alcuni no tav hanno appiccato ad alcune masserizie. Utilizzando una ruspa stanno, inoltre, rimuovendo la barricata eretta sull’autostrada.Nel frattempo, la viabilità è interrotta anche lungo alcune arterie laterali. Gli attivisti hanno bloccato anche la statale 24 del Monginevro all’altezza di San Giorio (Torino) e la statale 25 dell’Alta Valle resta paralizzata. I no tav sono anche riusciti a bloccare la partenza di un terno. Una ventina di loro, disponendosi sui binari della stazione di Lecce, ha impedito al treno Frecciargento 9358 di partire per Roma. E mentre ieri un giovane manifestante, Luca Abbà, si feriva gravemente cadendo da un traliccio dell’alta tensione, i servizi segreti relazionavano in Parlamento sulla pericolosità di questi movimenti, spiegando che la crisi potrebbe determinare l’incontro tra reduci delle Brigate Rosse, persone che avvertono il fascino delle armi e gli anarco-insurrezionalisti. Per questo, probabilmente, il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera ha mostrato fermezza nel far sapere che i lavori, in ogni caso, andranno avanti. “Il lavoro è in corso, deve continuare nel modo migliore come previsto“, si è limitato a dichiarare il ministro dei Trasporti e Infrastrutture, commentando, a margine di un’audizione alla Camera, i disordini di questi giorni provocati dalla realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione.
Il ministero dell’Interno Annamaria Cancellieri, dal canto suo, è intervenuto sull’incidente di Abbà, definendolo un «fatto triste e molto grave anche perché tocca una giovane persona» ma ha anche sottolineato che «su questo ci vuole molto dialogo e una forte riflessione».