Val di Susa: le forze dell’ordine sono riuscite a portare a termine lo sgombero dei manifestanti che ormai da circa due giorni a fasi alterne bloccavano l’autostrada A32 Torino-Bardonecchia. C’è stato qualche momento di contatto tra polizia e manifestanti, ma la maggior parte delle operazioni si sono svolte con l’uso di idranti sparati sui manifestanti fino a farli abbandonare le loro postazioni. Poi si sono mossi numerosi mezzi blindati seguiti dai reparti anti sommossa fino a quando è intervenuta una ruspa che ha distrutto le barricate dei manifestanti. Barricate che sono poi state incendiate dalle forze dell’ordine. Il questore di Torino ha voluto far sapere come il blocco dell’autostrada sia durato in tutto circa 53 ore, allo svincolo di Chianocco. Lo sgombero si rendeva perciò obbligatorio per poter permettere la fine dei disagi imposti agli automobilisti e ai camionisti impossibilitati a transitare. “Il ripristino della legalità si è reso necessario anche a seguito delle aggressioni subite, anche oggi, da alcuni operatori degli organi di informazione da parte di manifestanti e ancora in conseguenza ai danni subiti, nei giorni scorsi, dai mezzi delle Forze dell’Ordine” conclude il comunicato della Questura di Torino. Le autorità fanno anche sapere che quando è stato dato l’ordine di sgombero, i manifestanti hanno iniziato un fitto lancio di sassi contro le forze dell’ordine. Finito – al momento, ma non è dato sapere per quanto a lungo – l’occupazione dell’autostrada, si registrano adesso problemi sulla tangenziale di Torino dove si sono recati diversi manifestanti No Tav all’uscita di Corso Francia a Rivoli. L’intenzione è quella di bloccare il traffico in uscita e in entrata con intervalli di pochi minuti. Già martedì si era registrata analoga iniziativa. Da parte sua il ministro degli interni che era già intervenuta nei gironi scorsi, è tornata a parlare della situazione invitando a un dialogo che fermi l’escalation di violenze a cui si assiste ormai da giorni. Ha però voluto sottolineare come le autorità abbiano intenzione di agire con la massima fermezza per evitare ogni abuso e violenza. Oggi si sono registrate ben due aggressioni a giornalisti in particolare le troupe di Mediaset e quella del Corriere Tv, colpevole quest’ultima di aver filmato la provocazione di un manifestante nei confronti di un carabiniere durante il blocco di ieri.

Da parte sua il leader del movimento No Tav ha promesso di voler continuare ogni genere di iniziativa di lotta per fermare i lavori del cantiere dell’alta velocità. Tutta questa situazione a seguito dell’incidente accaduto al No Tav Luca Abbà precipitato lunedì mattina da un traliccio dell’alta tensione.