La benzina continua ad aumentare: nuovi picchi record segnalati nelle ultime ore. Una raffica di aumenti che interessa tutti i tipi di carburanti, i massimi si raggiungono nel centro Italia, forse complice anche il grande freddo e i disagi che comportano i rifornimenti. A segnalare i nuovi aumenti il sito di Quotidiano energia che fa notare come la media nazionale del prezzo della benzina sia arrivato a 1,79 euro. Il diesel è invece arrivato a 1,76 euro al litro. Hanno aumentato il loro prezzo i distributori di TotalErg, Tamoil, Ip, Esso. I picchi segnalati da Quotidiano energia vedono punte di oltre 1,86 euro al litro per la verde e 1,76 euro al litro per il diesel. Complice di tali aumenti anche i nuovi prezzi internazionali che a partire da inizio settimana hanno determinato gli aumenti. Il gasolio ad esempio è tornato a costare oltre i mille dollari alla tonnellata, rimane invece stabile la benzina che è quotata sempre oltre quota mille dollari dal 25 gennaio scorso. Nel dettaglio, Esso, IP, Tamoil e TotalErg. TotalErg hanno aumentato il prezzo di un centesimo di euro, mentre Tamoil si è spinta a 1,5 centesimi su benzina verde e diesel. Ip ha aumentato solo il diesel di un centesimo. Si assiste così a un prezzo dio che varia da 1,781 euro degli impianti Esso ai 1,790 degli impianti Tamoil. Il diesel invece varia toccando i 1,719 euro degli impianti I a 1,731 euro degli impianti Tamoil. Infine il Gpl che aumenta dai due ai tre centesimi al litro. Il commento di Quotidiano energia segnale che con le quotazioni internazionali ancora in crescita continuano i rincari dei prezzi sulla rete carburanti. TotalErg ha aumentato benzina e diesel di un centesimo di euro, Tamoil di 1,5 centesimi su entrambi i prodotti, mentre Ip ha rincarato soltanto il diesel di un centesimo. In definitiva il prezzo medio della benzina va da 1,781 euro degli impianti Esso a 1,790 di quelli Tamoil. Per il diesel si passa da 1,719 euro di Ip a 1,731 di Tamoil. Quale scenario si prospetta per gli acquirenti?Difficile dirlo: una serie di aumenti che vanno a colpire le già tartassate famiglie italiane che hanno cominciato il 2012 sotto una pioggia di aumenti.
Le condizioni meteorologiche, gli scioperi, le manovre del governo rendono sempre più difficile da affrontare con una serie di eventi a catena che tutti insieme delineano uno scenario preoccupante.