L’epicentro e la magnitudo del terremoto – Il Piemonte continua a tremare. Una settimana circa di intensa attività sismica con una punta di 4.4 gradi qualche giorno fa – il 27 febbraio per la precisione – e scosse tra i 2,5 e i 3,7 gradi della scala Richter. Tutte fortunatamente senza conseguenze sul piano dei danni a edifici o persone. L’ultima scossa è di poco fa, registrata verso le 8 e 15 di stamattina 2 marzo poco al di là del confine italiano in territorio francese, nel distretto sismico delle Alpi Cozie, quello dove si sono tenute il maggior numero di scosse a parte una registrata due giorni fa nel distretto sismico dell’Appennino ligure in provincia di Alessandria. Quella di stamane invece è stata avvertita principalmente in provincia di Cuneo. La scossa è stata registrata in 3.6 gradi della scala Richter a una profondità di 7.1 chilometri e alle coordinate 44.49°N, 6.774°E. Il territorio compreso è principalmente montuoso e scarsamente abitato, da qui il fatto di non aver rilevato fortunatamente alcun danno anche se nella popolazione della zona ovviamente permane la paura per questo sciame sismico che continua a interessare la Francia meridionale e il Piemonte centro meridionale. Il comune più vicino all’epicentro del terremoto è quello di Argentera in provincia di Cuneo sito a una distanza compresa tra i dieci e i venti chilometri dall’epicentro stesso. Il terremoto è stato localizzato con i dati di 20 stazioni della Rete Sismica Nazionale dell’INGV (quadrati). La localizzazione epicentrale riportata nella figura è quella rivista dagli operatori della Sala Sismica dell’INGV e comunicata al Dipartimento di Protezione Civile subito dopo l’evento. I dati relativi a ogni terremoto rilevato dalla rete INGV vengono rivisti successivamente da personale specializzato prima di essere inseriti nel Bollettino della sismicità italiana. Nessuna notizia di danni a edifici o persone anche dalla Francia, dove si registra l’evento sismico ma la stampa e le televisoni non segnalano nessuna situazione particolare di allarme. Gli esperti di entrambi i Paesi, Italia e Francia, continuano comunque a monitorare lo sciame sismico che come si sa in casi analoghi non permette alcuna previsione di data e ora in caso di prossimi eventi sismici.
Le città italiane iù vicine all’eicentro come detto in precedenza sono quelle dei comuni di Argentera e di Acceglio. Un comunicato della protezioen civile assicuera non si siano registrati danno a persone o cose.