L’attentatore di Brindisi, o almeno il principale sospettato, ripreso dalle telecamere di un bar vicino alla scuola dove è stata fatta esplodere la bomba che ha ucciso Melissa Bassi. Per la prima volta disponibili a tutti le immagini dell’uomo che si crede abbia azionato il telecomando che ha fatto esplodere l’esplosivo. Fino adesso si erano viste immagini parziali, mentre le forze dell’ordine e gli inquirenti studiavano i filmati, adesso nella speranza che qualcuno dalle immagini possa riconoscere l’attentatore, le immagini sono state rese pubbliche in maniera integrale. Le immagini fanno vedere un uomo di mezza età ben vestito che cammina avanti e indietro alcune volte, lo sguardo rivolto sempre alla scuola Morvillo Falcone. Poi si ferma, alza il braccio sinistro e dal movimento si direbbe che sta azionando un telecomando. Quindi si allontana. L’esplosione avviene dopo alcuni secondi da quando l’uomo è andato via: infatti le immagini della telecamera del bar mostrano persone che accorrono verso il luogo dell’esplosione. Il telecomando in mano all’attentatore secondo gli inquirenti sarebbe un dispositivo volumetrico simile a quello che si usa per gli allarmi domestici. Secondo la ricostruzione dell’evento il telecomando viene premuto nel momento in cui l’attentatore vede arrivare il pullman con le studentesse proveniente da Mesagne: l’esplosione accade nel momento on cui la prima studentessa entra nel raggio d’azione dei raggi infrarossi. Certo è che gli inquirenti si domandano come mai un attentatore possa aver sostato tutto il tempo davanti a delle telecamere: o non era di Brindisi e quindi non temeva di essere riconosciuto, o non ne era al corrente. Il volto è abbastanza sfocato, ma ci sono abbastanza indizi per un possibile riconoscimento. Domani mattina gli inquirenti hanno predisposto una simulazione di tutto l’episodio dell’attentato per verificare la tempistica e ottenere indicazioni utili per arrivare all’assassino. Al momento non ci sono sospetti di alcun tipo e tutte le piste rimangono aperte anche se quella della vendetta a scopi personali da parte di uno squilibrato è tra le piste più seguite dagli inquirenti.