Uomini che si fanno selfie in continuazione? Forse sono egoisti e psicopatici. A dirlo è uno studio della Ohio State University, dal quale emerge che un uomo “selfie-addicted” è un narciso e può anche avere tratti psicopatici pericolosi legati all’aggressività, un comportamento che può sfociare anche in problemi di depressione e alimentari. “Lo studio dimostra ancora una volta quanto la pubblicazione continua di selfie, fenomeno preoccupante soprattutto tra i ragazzi, sia fonte di disturbi legati alla sfera psicologica”, ha detto Paola Vinciguerra, psicoterapeuta, presidente dell’Associazione europea disturbi da attacchi di panico (Eurodap) e direttore della Clinica dello stress. “L’auto-oggettivazione prodotta dalla selfie-mania porta le persone – ha aggiunto – a mettere in risalto in maniera ossessiva, in questo caso, l’aspetto fisico”. In pratica “si tratta il proprio corpo come un oggetto senza considerare la parte emozionale dell’individuo, la sfera psicologica che muove il tutto. Chi è ossessionato ha un problema di compulsività che andrebbe assolutamente curato”. La conseguenza? “Non sono da ammirare coloro che continuamente pubblicano le loro foto sui Social Network. Bisogna spiegarlo agli adolescenti. Un ragazzo narciso si considera migliore dei suoi coetanei, si sente superiore e può avere comportamenti aggressivi soprattutto nei confronti delle ragazze”. La selfie-mania produce un vuoto interiore: “si basa infatti sull’apparenza, su identità inventate”, spiega l’esperta, che aggiunge: Può portare alla depressione sia gli uomini sia le donne e a patologie psichiche importanti come ad esempio anoressia, vigoressia e comunque patologie ossessive di controllo”. (Serena Marotta)