La santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe viene festeggiata il 30 dicembre. Se nel XVII secolo la santa Famiglia era celebrata solo localmente, nel 1921 grazie a papa Benedetto XV la festa è stata ampliata a tutta la chiesa. Se prima il giorno di celebrazione fu fissato da papa Giovanni XXIII alla domenica successiva all’epifania, oggi la si celebra il 30 dicembre. La santa Famigliadi Gesù viene commemorata solennemente per offrire alle famiglie del mondo un modello cristiano a cui ispirarsi nella quotidianità: le figure infatti di Maria e di Giuseppe, rappresentavano persone con peculiarità e problemi comuni, ma con qualità e virtù eccezionali e unico, in quanto Dio era in loro. Maria è colei che Dio ha scelto per portare in grembo suo Figlio e che diede l’assenso all’arcangelo Gabriele che le annunciò la lieta notizia, accettando dunque di essere la madre del figlio di Dio e di tutti gli uomini. Fu lei che seguendo la legge giudaica e la volontà di Dio, sposò Giuseppe mantenendo la sua verginità. Fu come la più tenera tra le madri che allevò e accudì Gesù, che cerca, assieme a Giuseppe, suo figlio dodicenne ritrovandolo al tempio tra i dotti tre giorni dopo, sapendo in cuor suo l’immenso dolore che l’aspettava, come una “spada” che le trafiggerà il cuore (come le aveva predetto l’anziano Simeone). La maternità di Maria viene annunciata a Giuseppe in sogno da un angelo, che lo invitò a prendere con se Maria, e Giuseppe così fece e la sposò. Nel Vangelo si parla dunque di Giuseppe, il falegname o l’artigiano nella cui bottega collabora umilmente Gesù, in occasione del fidanzamento, dello sposalizio con Maria, e del viaggio a Betlemme per il censimento e nella vista del Cristo sino ai suoi trent’anni. Giuseppe ebbe la visione dell’Angelo in sogno, che lo invitava a fuggire da Betlemme alla volta dell’Egitto per mettere in salvo Gesù dalla furia di Erode. Solo con la dipartita di Erode tornò in Galilea, a Nazareth, portando Gesù Bambino al tempio per farlo circoncidere secondo la legge ebraica, e crescendolo forte e pieno di grazia. Sin dal V secolo la figura di Giuseppe è stata celebrata in oriente e poi in occidente, fino al 1870 quando Pio IX lo dichiarò patrono di tutta la santa chiesa. Pio XII fissò poi la festa di San Giuseppe l’artigiano al primo maggio. Sin dai tempi antichi artisti come Masaccio e Michelangelo, per citarne solo alcuni, hanno trovato ispirazione dalla santa Famiglia di Gesù per creare opere meravigliose che hanno come soggetto ora la natività, ora l’adorazione dei re magi o la fuga in Egitto; la stessa grandiosa Sagrada Famiglia a Barcellona è un monumentale omaggio ancora in divenirealla santa Famiglia. Senza contare le numerosissime comunità religiose che hanno preso il nome dalla Sacra Famiglia.
In Spagna la festività della santa Famigliadi Gesù, Maria e Giuseppe, è molto sentita. In Italia, nel napoletano, a Giugliano la parrocchia di San Luca Evangelista organizza celebrazioni eucaristiche e concerti; a Cimitile, sempre in provincia di Napoli, viene organizzato un concerto di natale nell’ambito di un mese di festività tra mercatini, presepi e maratone di babbi natale. A Sicarico, Monopoli, si svolge “Famiglia in festa” si tengono la messa e il tradizionale concerto di natale, tra centinaia di luci e sapori legati al folclore.
Il 30 dicembre sono festeggiati i santi Filitero ed Eubioto, Geremaro, Giocondo di Aosta, Savino di Assisi, Raniero, Ruggero di Canne, Perpetuo di Tours, Felice I, Lorenzo da Frazzanò, Ermete, Eugenio di Milano, Anisio di Tessalonica, Aina ed Egvino, e i beati Giovanni Maria Baccardo, Giovanni de Luna e Bernardo de Rebolledo, Margherita Colonna ed Eugenia Ravasco.