Sarebbero finalmente terminate le molestiearr a scapito di medici e infermiere dell’ospedale Maggiore di Cremona inferte loro da uno stalker che per mesi ha letteralmente terrorizzato il personale medico del nosocomio. Protagonista della vicenda riportata da Corriere.it è un uomo di 55 anni, Ronni Poli, arrestato questo venerdì dalla squadra mobile dopo essere stato rintracciato e bloccato. L’uomo era stato un paziente dell’ospedale di Cremona ed anche dopo essere stato dimesso aveva iniziato a terrorizzare medici e infermieri del reparto Infettivi. Alle dottoresse erano riservati baci e palpeggiamenti ma non mancavano anche le ingiurie, gli insulti e le minacce di morte, oltre che sputi al personale medico e danneggiamenti alla struttura sanitaria. In tanti dipendenti, alla sua vista, erano costretti a nascondersi nelle proprie stanze interrompendo così il servizio, a scapito di altri pazienti dell’ospedale. Oltre all’arresto, all’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato notificato anche l’avviso orale da parte della Divisione anticrimine affinché tenga una condotta conforme alla legge.
MOLESTIE IN OSPEDALE: ARRESTATO STALKER A CREMONA
Ronni Poli, lo stalker dell’ospedale di Cremona teatro di numerosi episodi di molestie, è stato arrestato oggi presso la sua abitazione con le accuse di stalking e violenza sessuale. Le prime molestie erano iniziate all’inizio dello scorso aprile, quando il 55enne fu ricoverato e sono proseguite fino a due giorni fa, minando la serenità del personale medico. Si era addirittura arrivati a pensare che fosse il caso di trasferire l’intero reparto Infettivi. Dopo il suo arresto, come spiega CremonaOggi.it, l’uomo si è detto pentito e nel corso dell’interrogatorio in carcere dal parte del giudice Pierpaolo Beluzzi, si è giustificato dicendo di essersi comportato così perché era stato “curato male”. Al termine dell’interrogatorio di garanzia il suo legale, l’avvocato Davide Garbetta, ha chiesto la misura degli arresti domiciliari ma in merito il giudice si è riservato di decidere. Certamente per l’intero ospedale è giunta la tanto agognata serenità, almeno per il momento, dopo mesi di vero incubo.