Dopo il sequestro dei beni ordinato dal giudice al suo manager-toy boy, Andrea Piazzolla, la 91enne diva del cinema italiano, Gina Lollobrigida, ha voluto replicare a quanto imputato all’uomo, accusato di circonvenzione di incapace. L’attrice infatti non ci sta a passare per poco lucida e, in una intervista concessa di recente al Corriere della Sera, ha voluto ribadire di essere ancora in grado di badare a se stessa e di essere in grado di gestire i soldi del suo patrimonio personale, smentendo qualsiasi raggiro perpetrato nei suoi confronti da parte di Piazzolla. Insomma, nessun danno patrimoniale da milioni di euro causatole dal 24enne come ipotizzato dagli inquirenti che stanno seguendo la vicenda: e, a sostegno delle ragioni della Lollobrigida, irritata dal passare per un incapace di intendere e di volere come è stata dipinta da alcuni mezzi di stampa, c’è anche una perizia richiesta alla fine del 2017 dal gip che, di fatto, aveva stabilito come la 91enne originaria di Subiaco fosse in “condizioni psichiche coerenti con la sua età” anche se aveva pure stabilito che, vista la situazione per una donna anziana, potesse comunque essere vittima di un raggiro da parte di malintenzionati. E nel corso della puntata odierna di Pomeriggio 5, Barbara D’Urso ha condiviso in anteprima con gli spettatori alcune dichiarazioni rilasciate dalla star che si trova in ospedale: “Come periodicamente avviene, la signora Lollobrigida si sta sottoponendo a controlli di routine” si legge nella nota, “ma esprime disappunto e amarezza in relazione a fatti che non hanno alcun fondamento”. Insomma, a differenza di quanto si era temuto nelle ultime ore, la Lollobrigida non ha nulla di grave ma è amareggiata per quello che si è detto nei suoi confronti: dal canto suo, Piazzolla invece si è limitato a far sapere che, nonostante le accuse, “esprime la massima fiducia nella magistratura”. (agg. di R. G. Flore)
L’EX ATTRICE DIFENDE PIAZZOLLA, “SONO LUCIDISSIMA”
Gina Lollobrigida non ci sta a passare per raggirata, circuita, plagiata e “mentalmente non stabile” e passa al contrattacco il giorno dopo le indagini emerse con accuse a carico del manager-toy boy Andrea Piazzolla. Intervistata dal Corriere della Sera, la grande diva del cinema italiano attacca: «io sono lucidissima e coi piedi soldi faccio quello che voglio». Ha 90 anni ma lo spirito battagliero ancora intatto: ricaccia le accuse di plagio fatte dal figlio Milko Skofic e dal nipote Dimitri contro il giovane Piazzolla e dice di fidarsi moltissimo di lui. «Il mio rapporto con mio figlio si è fermato da anni e non per colpa mia. Io l’ho sempre aiutato, ma lui preferisce farsi consigliare male, in particolare dall’ex moglie. Non è Andrea che lo tiene lontano, sono io. Con me, c’è Andrea, perché Milko non c’è. Mio figlio non ha mai accettato di lavorare con me. Tutte le volte che sono andata in America, gli ho chiesto di accompagnarmi e di aiutarmi perché parla le lingue e non è mai venuto. Mi ha sempre lasciata sola», spiega la Lollo che si dice del tutto sicura della buona fede di Piazzolla. «Non consento a nessuno di questuare le mie scelte nella gestione degli affari. La vita è mia, lavoro da quando ho diciotto anni e ho sempre badato a me stessa», si fida di Andrea come «in passato mi sono fidata di fiscalisti e commercialisti. E non è vero che sono isolata, produrrò in tribunale molte testimonianze di persone importanti che dimostrano che ho ancora una vita attiva. Esco quando voglio e, se è bel tempo, prendo l’elicottero e vado in Sardegna o a Ravello», conclude l’attrice ai colleghi del CorSera.
MANAGER DELLA LOLLOBRIGIDA ACCUSATO DI PLAGIO
Dopo diversi anni di indagini e varie accuse da parte dei parenti ufficiali di Gina Lollobrigida sempre contro quel giovane manager-toy boy Andrea Piazzolla, ora arriva la svolta: per la mitica “Lollo” icona del cinema italiano e oggi splendida 91enne la notizia più brutta che poteva accadere. Il suo manager e uomo di estrema fiducia l’avrebbe raggirata e approfittato della debolezza psichica dell’anziana attrice per poterla sostanzialmente raggirare. Il giudice per le indagini preliminari di Roma ha sequestro questa mattina tutti i beni e le disponibilità della società di Piazzolla, la “Vissi d’Arte srl”; si tratta di un’azione preventiva dato che il giovane 31enne è accusato di circonvenzione di incapace per aver convinto Lollobrigida a nominarlo amministratore della Vissi e di un’altra società. Una bruttissima storia che se fosse confermata porterebbe la Lollo ad essere stata per anni, fin dal 2011, raggirata da colui con il quale ha intrapreso anche una relazione amorosa, come da lei più volte raccontato a Domenica Live e altri programmi della tv nostrana. Il provvedimento di sequestro milionario dei beni, su richiesta del pm della procura di Roma Eleonora Fini, è stato eseguito dalla Guardia di Finanza questa mattina: di certo ci saranno conseguenze visto che fino ad ora la Lollobrigida si è sempre rifiutata di essere stata raggirata e ha sempre sostenuto di fidarsi ciecamente di quel giovane manager da molti anni dedito alla sua causa.
LE ACCUSE PARTONO DA LONTANO
Le accuse contro PIazzolla durano però da molto lontano visto che già nel 2011, quando il manager aveva solo 24 anni, i parenti (in particolare il figlio e il nipote) lo accusarono di tentativo di circonvenzione d’incapace, accusa dalla quale però il manager e la stessa attrice leggendaria hanno sempre rifiutato. Gli inquirenti contesta a Piazzolla di aver più volte abusato dello stato di debolezza psichica della diva e di aver portato avanti – proprio dal 2011 – un’attività di «persuasione tale da indurla a isolarsi dagli affetti, depredando poi il suo patrimonio con acquisti scriteriati, come denunciato dai familiari dell’attrice». Nello scorso novembre i periti portarono i primi risultati sugli esami anche psicologici sull’attrice con importanti conseguenze: i dottori Massimo Di Genio e Stefania Zenobi sostengono che l’attrice, «pur senza sconfinare in una condizione d’infermità mentale, presenta una personalità con caratteristiche disarmoniche in cui sono emersi tratti di tipo narcisistico, ossessivo-compulsivo, istrionico e paranoideo. Tratti che determinano un indebolimento della corretta percezione della realtà». L’accusa e la colpa più vile di cui è accusato il giovane manager – che ovviamente dovrà difendersi nelle sedi opportune e portare la propria versione dei fatti – è quella di aver fatto isolare sempre di più Gina da tutti i suoi affetti familiari, tanto che la perizia sulla sua salute mentale nello scorso novembre aveva stabilito che non era per nulla “incapace” ma molto fragile, data anche l’età, e “potenzialmente raggirabile”.