Emilio Fede saluta per l’ultima volta i suoi telespettatori. Nonostante il licenziamento improvviso di ieri l’ex direttore nonché fondatore del Tg4 aveva oggi minacciato di non lasciare il suo posto. Da stamattina infatti come ha sempre fatto da 23 anni da quando cioè è cominciato il suo tg, si è recato nel suo ufficio negli studi di Mediaset. Molto deluso e amareggiato (ieri dopo la notizia del suo allontanamento aveva incolpato il presidente di Mediaset Confalonieri), Fede ha detto di voler sapere dal capo del personale o da chi per lui cosa doveva fare. Quindi è rimasto barricato nel suo ufficio per tutto il giorno. In mattina ha anche avuto un incontro con il comitato di redazione del Tg4. “La mia situazione non è chiara al momento neppure a me in realtà è già stato designato un nuovo direttore quindi io non so cosa posso o cosa devo fare oggi. I miei collaboratori sono tutti sorpresi, disperati, anzi di più nessuno si aspettava una cosa del genere” ha detto. In realtà lo stesso Emilio Fede aveva detto in precedenza che avrebbe cessato il suo incarico a giugno, ma l’accelerazione finale al suo allontanamento non è chiaro perché sia stata presa. Conosciuto ormai per il suo ruolo – spesso criticato – di direttore del Tg4, in realtà Emilio Fede ha una lunga carriera alle spalle. E’ nato a Barcellona Pozzo di Gotto il 24 giugno del 1931. Il padre era un carabiniere di stanza in Etiopia: dopo la guerra la famiglia si trasferisce a Roma. La sua carriera nel giornalismo inizia da molto giovane, lavorando per testate come Il momento-mattino di Roma, la Gazzetta del Popolo di Torino. E’ qui che viene promosso a inviato speciale e nel 1954 con l’avvento della televisione inizia il suo lungo rapporto di lavoro con la Rai. E’ dal 1961 che diventa dipendente fisso della televisione di Stato. Nel 1964 sposa la figlia del vice direttore della Rai Italo De Feo, Diana da cui avrà due figlie. Diventa inviato speciale anche per la televisione, in special modo in Africa dove una malattia lo costringe a terminare l’incarico non prima di aver realizzato servizi in più di 40 Paesi. Ne 1976 diventa conduttore del Tg1 per diventare nel 1981 il direttore, ma solo per due anni. Tenta in questo periodo la carriera politica candidandosi nel 1979 nelle liste del Partito socialdemocratico. Grande appassionato di gioco d’azzardo, la sua passione gli costa il posto in Rai: nel 1987 infatti si licenzia dopo un processo per gioco d’azzardo in cui comunque viene assolto. Lui dà la colpa della fine del suo rapporto di lavoro al cambio di poltrone politiche. E’ così che approda a Rete A dove dirige il tg per poi passare finalmente alla Fininvest come direttore di Video News, quindi di Studio Aperto. E’ qui che mette a punto uno dei servizi giornalistici più famosi della televisione italiana, l’annuncio in diretta della Guerra nel Golfo la sera del 17 gennaio 1991. Era anche la prima puntata di messa in onda su Italia 1. Nel 1993 passa infine al Tg4, nuova testata giornalistica di Mediaset. Si caratterizza per una direzione che in molti definiscono succube di Silvio Berlusconi molto criticata, al quale Berlusconi comunque non fa mancare il suo appoggio diretto.
Il 28 marzo 2012 a sorpresa Emilio Fede viene rimosso dal suo incarico al Tg4. Per l’azienda il motivo è che non si è trovato un accordo di tipo consensuale. La sera del 29 marzo dà il suo saluto al pubblico alla fine del Tg4. Non un addio, ma un arrivederci dice. L’azienda voleva un direttore più giovane ed è giusto che sia così sono le sue parole di saluto. Emilio Fede è anche cpinvolto nel cosiddetto Rubygate, i festini che si sarebbero tenuti con giovani ragazze a casa dell’ex capo del governo.