Una nuova scossa di terremoto, di magnitudo 2.1 sulla scala Richter, è stata registrata oggi in Emilia Romagna, più precisamente in provincia di Forlì. Come riporta l’Ingv, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l’evento si è verificato esattamente alle ore 15.58 alle coordinate 44.039°N, 11.825°E, vale a dire all’interno del distretto sismico dell’Appennino forlivese. I comuni che si trovano in un raggio di dieci chilometri dall’epicentro sono quelli di Galeata, (Fc), Portico, E, San, Benedetto, (Fc), Premilcuore, (Fc), Rocca, San, Casciano, (Fc), Tredozio, (Fc) mentre a una distanza di venti chilometri ci sono i comuni di Brisighella, (Ra), Castrocaro, Terme, E, Terra, Del, Sole, (Fc), Civitella, Di, Romagna, (Fc), Dovadola, (Fc), Modigliana, (Fc), Predappio, (Fc), Santa, Sofia, (Fc). Le ultime scosse avvenute in Emilia sono state registrate pochi giorni fa, esattamente il 17 agosto scorso, quando un lieve sciame sismico interessò la provincia di Modena.



L’ultima scossa si verificò la notte del 17 agosto, alle ore 4 e 03, con una intensità di 2.2 gradi sulla scala Richter, mentre l’epicentro è stato localizzato precisamente alle coordinate 44.826°N, 11.078°E a una profondità di 29,5 chilometri. Secondo quanto riportato dall’Ingv, i comuni che nel corso di quell’evento si trovavano in un raggio di dieci chilometri dall’epicentro erano Camposanto (Mo), Cavezzo (Mo), Medolla (Mo), Mirandola (Mo), San Felice Sul Panaro (Mo), San Prospero (Mo), mentre quelli in un raggio massimo di venti chilometri erano Moglia (Mn), Poggio Rusco (Mn), San Giacomo Delle Segnate (Mn), San Giovanni Del Dosso (Mn), Schivenoglia (Mn), Villa Poma (Mn), Bastiglia (Mo), Bomporto (Mo), Carpi (Mo), Concordia Sulla Secchia (Mo), Nonantola (Mo), Novi Di Modena (Mo), Ravarino (Mo), San Possidonio (Mo), Soliera (Mo), Crevalcore (Bo), Sant’agata Bolognese (Bo). 



«Le aziende dell’Emilia sono veramente in ginocchio. Avrebbero bisogno non solo del rinvio nei pagamenti delle tasse, bensì di maggiori possibilità di accesso al credito e di aiuti diretti da parte dello Stato. Una proroga degli adempimenti fiscali è il minimo che si può fare». Così Giuseppe Bortolussi, presidente della Cgia di Mestre, ha commentato in una recente intervista per ilsussidiario.net la nota con cui l’Agenzia delle entrate ha comunicato lo stop alle agevolazioni fiscali per i territori dell’Emilia colpiti dal sisma del 20 maggio scorso. 

«Forse qualcuno di questi signori dovrebbe andare lì a vedere quali sono i problemi», ha detto Bortolussi, che poi ha commentato la richiesta del presidente dell’Emilia Romagna Vasco Errani di rinviare i pagamenti delle tasse per chi ha subito i danni del sisma. «Posso capire che lo Stato chieda ciò che gli è dovuto, ma in casi eccezionali come questo credo che sia normale sospendere i versamenti. Sospenderli fino a fine a settembre è poca cosa. Questo rinvio è dovuto. Non è che cittadini e imprenditori lo chiedano per pigrizia, ma è una necessità perché non hanno né il tempo fisico, né le risorse per versare i tributi».



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