Natale è il periodo in cui ci si diletta tra frasi e pensieri particolari per scrivere i propri auguri, anche a quelle persone a cui magari non si è regalato nulla. E in queste ore sicuramente sono in tanti gli italiani che si stanno arrovellando il cervello per trovare l’idea o lo spunto più originale. Anche perché a fare “concorrenza” ci si mettono persino i volti noti dello spettacolo, della politica, della televisione. Senza dimenticare che questo è poi un Natale molto particolare, dato che è stata da poco varata una manovra che richiede non pochi sacrifici agli italiani. Da qui ha preso spunto, per esempio, Beppe Grillo, che sul suo sito ha pubblicato un originale “biglietto di auguri” dove lui stesso compare disegnato nei panni di Babbo Natale. Il titolo del post è “Il Natale del contribuente”. E propria questa categoria di cittadino, quello che versa le tasse, viene dipinto come il Babbo Natale che pensa a tutto l’anno a tutti, una sorta di “santo moderno”, controllato e vessato dallo Stato, mentre di fianco a lui ci sono i più furbi evasori che non pagano nulla. Senza dimenticare che le sue tasse servono a mantenere quella classe politica che non vuole fare rinunce o tagli ai propri vitalizi. Senza il contribuente probabilmente l’Italia non sarebbe arrivata a compiere 150 anni. E così Beppe Grillo decide di fare gli auguri a lui e a tutti gli italiani onesti. Anche Luca Telese, giornalista de Il Fatto Quotidiano e conduttore de “In onda” sul La7 da Twitter manda i suoi auguri di Natale pensando alla manovra appena approvata e citando don Lorenzo Milani: non c’è nulla di più ingiusto quanto fare parti uguali tra disuguali.
Se non vi piacciono le frasi altrui o non vi attirano le storielle, potete sempre fare come ha fatto Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei valori, che ha preso carta e penna e ha scritto una lettera di auguri agli italiani abbastanza singolare. L’ex magistrato ricorda infatti l’anno difficile appena trascorso e la crisi che non lascia intravvedere nulla di buono per quello venturo. L’Italia è più povera per colpa di avidità e miopia di chi ha cercato sempre e solo di diventare più ricco alla faccia di tutti gli altri.
Dopo aver criticato il governo Berlusconi, Di Pietro auspica che il Premier Monti possa incontrare il Professor Monti, dato che a suo dire i due non dicano le stesse cose, con il primo che rischia di gettare il Paese nel baratro della recessione, che significa nuova disoccupazione. Il finale della lettera è comunque votato alla speranza di un cambiamento possibile, come alcuni che si sono avuti, anche in maniera inaspettata e imprevista nel corso del 2011.
Se però volete, potete anche dimenticare per un giorno le difficoltà contingenti e far sapere a chi volete che, crisi o non crisi, resta nei vostri pensieri anche questo Natale.