Il Gran Premio del Messico si è deciso su due episodi che hanno impedito alla Ferrari di salire sul gradino più alto del podio. Il primo è legato a Sebastian Vettel che mentre era al comando della gara – e doveva ancora fermarsi per il cambio gomme – ha perso diversi secondi nel doppiaggio di Kvyat e Sainz che erano in bagarre tra di loro. Per evitare il contatto con la McLaren dello spagnolo, il tedesco ha quasi inchiodato e in quel frangente le Mercedes di Bottas e Hamilton (che poi taglierà per primo il traguardo) gli hanno rosicchiato quasi tutto il margine. Dopo il pit stop la Freccia d’Argento numero 44 è passata al comando e non ha più ceduto la leadership grazie a una gestione perfetta della gomma hard, ben 47 giri senza accusare cedimenti o degradi importanti. Il secondo episodio riguarda invece Charles Leclerc che ha optato per una strategia a due soste, peccato che un meccanico della Scuderia di Maranello litighi con la pistola e la gomma anteriore destra non si avvita immediatamente: anche qui vanno via 4 secondi che in queste dinamiche sono eterni, il monegasco perde così il treno buono e finisce pure giù dal podio dopo essere partito dalla pole position. Domenica prossima si vola negli Stati Uniti, a Hamilton basterà arrivare ottavo per festeggiare con due gp d’anticipo il suo sesto titolo iridato. Ormai si tratta solo di questione di tempo. {agg. di Stefano Belli}
FORMULA 1, GP MESSICO: LA GARA DEGLI ALTRI
È andata decisamente peggio a Max Verstappen che era stato il più veloce nelle qualifiche ma ha poi rovinato tutto evitando di rallentare e ignorando le bandiere gialle per l’incidente di Bottas, un errore madornale che di fatto gli è costato il successo. Al via l’olandese si è preso a sportellate con Hamilton e nel tentativo di rimontare ha azzardato una manovra fin troppo ottimista sul finlandese della Mercedes che con l’ala anteriore gli ha pizzicato lo pneumatico posteriore destro: foratura inevitabile e sosta fuori programma per il figlio di Jos che è ripartito dall’ultima posizione giungendo fino alla sesta piazza, alle spalle del compagno Alexander Albon bravo a tenersi lontano dai guai e rimasto a lungo in zona podio. Sergio Perez ottiene il massimo risultato a cui può ambire con la Racing Point, settimo posto per il messicano che eccita il pubblico di casa con un duello mozzafiato con Ricciardo, l’australiano al volante della Renault non può più permettersi le manovre che lo hanno consacrato a idolo delle folle quando correva con la Red Bull e ha chiuso ottavo. Ci vuole ben più di un virus intestinale per mettere KO Pierre Gasly, giunto nono al traguardo, con Hulkenberg decimo dopo essere stato tamponato nelle ultime curve da Kvyat, penalità inevitabile per il russo. Gli unici ritirati sono Raikkonen e Norris, la McLaren è sparita dai radar dopo un ottimo inizio, non è stata una gran mossa entrare in Q3 con la gomma rossa che poi in gara è durata pochissime tornate. {agg. di Stefano Belli}
FORMULA 1, GP MESSICO: VINCE HAMILTON, SUL PODIO VETTEL E BOTTAS
Lewis Hamilton regala alla Mercedes la vittoria numero 100 in Formula 1: con una gestione semplicemente perfetta della gomma hard il britannico si aggiudica il Gran Premio del Messico precedendo sul traguardo la Ferrari di Sebastian Vettel e l’altra Freccia d’Argento di Valtteri Bottas. Il vero sconfitto di giornata è Charles Leclerc che partiva dalla pole position e si deve accontentare della quarta posizione, ancora più indietro le Red Bull di Albon e Verstappen che chiudono rispettivamente al quinto e sesto posto. Ottima gara per Sergio Perez che conserva la settima posizione dagli assalti di Daniel Ricciardo, completano la zona punti la Toro Rosso di Gasly e la Renault di Hulkenberg che nelle ultime curve è stato tamponato da Kvyat, penalità inevitabile per il russo. Hamilton rinvia l’appuntamento con il sesto titolo iridato ma domenica prossima gli basterà arrivare ottavo ad Austin per festeggiare. {agg. di Stefano Belli}
DIRETTA FORMULA 1, GP MESSICO: HAMILTON AL COMANDO, BOTTAS TALLONA VETTEL
Mancano 15 giri al termine del Gran Premio del Messico, quartultimo appuntamento del mondiale 2019 di Formula 1. La vittoria se la giocano Lewis Hamilton, Sebastian Vettel e Valtteri Bottas che sono raggruppati in poco più di 3 secondi. Il britannico della Mercedes ha percorso finora 32 giri con la gomma dura e a questo punto prova ad arrivare in fondo, il tedesco vorrebbe andare a caccia della Freccia d’Argento ma deve guardarsi le spalle dal ritorno del finlandese che sembra averne di più. Tagliato fuori dai giochi Charles Leclerc, rallentato da un lungo pit stop con un meccanico che ha problemi con la pistola nel montare la gomma posteriore destra, il monegasco ha perso un mucchio di tempo ed è finito in quarta posizione, virtualmente giù dal podio. A seguire le due Red Bull di Albon e Verstappen, poi Perez, Ricciardo, Hulkenberg e Stroll che completano la top 10. Da segnalare il ritiro di Norris, fermato dalla McLaren per risparmiare le componenti in vista delle prossime gare. {agg. di Stefano Belli}
FORMULA 1, DIRETTA GP MESSICO: VETTEL LEADER, STRATEGIE DETERMINANTI?
Saranno le strategie a fare la differenza nel Gran Premio del Messico: Lewis Hamilton e Charles Leclerc si sono già fermati ai box per cambiare le gomme, il monegasco è rimasto con la media mentre il britannico quasi sei volte campione del mondo di Formula 1 è passato alla hard, una mescola sulla carta meno performante. In realtà la Mercedes numero 44 sta volando mentre la Ferrari numero 16 fatica a trovare un buon ritmo, al comando della gara c’è Sebastian Vettel che deve ancora effettuare la sosta, così come Valtteri Bottas salito in seconda posizione. Albon è scivolato in quinta posizione, Ricciardo è sesto, l’australiano è partito con la gomma bianca e quasi sicuramente andrà per una sola sosta. Nel frattempo è rientrato in zona punti Max Verstappen che grazie a una serie di sorpassi sta scalando faticosamente la classifica dopo essere finito in fondo al gruppo per foratura. Pit stop disgraziato per Giovinazzi, i meccanici dell’Alfa Romeo combinano l’ennesimo disastro non fissando bene lo pneumatico posteriore destro. La McLaren è sparita dai radar, Sainz è soltanto dodicesimo mentre Norris è addirittura ultimo. {agg. di Stefano Belli}
DIRETTA FORMULA 1, GP MESSICO LIVE: LE FERRARI FANNO L’ANDATURA
Le Ferrari di Leclerc e Vettel dettano l’andatura ma non riescono a fare il vuoto nel Gran Premio del Messico che è in corso da 15 giri. Albon che occupa la terza posizione gira più o meno sugli stessi tempi, va più forte Hamilton a bordo della Mercedes, il britannico si è rimesso all’inseguimento delle Rosse dopo il tempo perso al primo giro nel duello rusticano con Verstappen. L’olandese, che al 5^ giro si è reso protagonista di un sorpasso da urlo nei confronti di Bottas, ha però accusato la foratura dello pneumatico posteriore destro, pizzicato dall’ala anteriore della Mercedes numero 77. ed è precipitato in ultima posizione, gara purtroppo compromessa per lui. Dopo una partenza aggressiva dovuta anche all’utilizzo della gomma soft, le McLaren di Sainz e Norris vanno in crisi e perdono notevolmente contatto dai big (che invece girano con la media), sfortunatissimo il rookie britannico che è costretto a fermarsi in pit lane poiché durante la sosta i meccanici non gli fissano perfettamente la gomma anteriore sinistra. Perez esalta il pubblico locale sverniciando Kvyat alla staccata della prima curva. Fuori dalla zona punti le Alfa Romeo di Raikkonen e Giovinazzi, ancora più indietro le Haas di Magnussen e Grosjean. {agg. di Stefano Belli}
DIRETTA FORMULA 1, GP MESSICO: SCINTILLE TRA HAMILTON E VERSTAPPEN
Il Gran Premio del Messico è cominciato con le scintille tra Lewis Hamilton e Max Verstappen che si sono presi a sportellate nelle prime curve perdendo un mucchio di posizioni senza comunque danneggiare seriamente le rispettive macchine, ne hanno approfittato le due Ferrari di Leclerc e Vettel che si sono involate distanziando il resto della compagnia. Nel caos è emerso Albon salito in terza posizione, alle spalle del thailandese troviamo la McLaren di Carlos Sainz, lo spagnolo ha attaccato con decisione Vallteri Bottas che nonostante una Mercedes sulla carta più veloce si è dovuto accodare. A causa dei detriti sparsi lungo la pista è stata attivata la virtual safety car con i piloti che hanno dovuto rallentare, una volta rimossi i commissari hanno dato nuovamente via libera. {agg. di Stefano Belli}
FORMULA 1, DIRETTA GP MESSICO: TUTTI SULLA GRIGLIA DI PARTENZA, VIA!
Ultimi preparativi sulla griglia di partenza per il via del Gran Premio del Messico, diciottesimo appuntamento del mondiale 2019 di Formula 1. Occhi puntati ovviamente sulle prime file dello schieramento con le Ferrari di Leclerc e Vettel che innanzitutto dovranno evitare di ostacolarsi a vicenda come accaduto due settimane fa a Suzuka, in Giappone. E, soprattutto, tenere dietro due mastini come Lewis Hamilton e Max Verstappen: il britannico non guarderà in faccia a nessuno per assicurarsi già da stasera la certezza matematica del sesto titolo iridato, l’olandese vuole riscattarsi dopo aver conquistato in pista la pole position nelle qualifiche di ieri che i commissari gli hanno tolto per aver ignorato le bandiere gialle che segnalavano la Mercedes di Bottas finita pesantemente a muro. Per adesso non piove ed è spuntato anche un pallido sole, in caso di gara completamente asciutta non si escludono strategie a due soste con i big che partiranno con la gomma gialla utilizzata in Q2. {agg. di Stefano Belli}
DIRETTA FORMULA 1, GARA LIVE: VERSTAPPEN A CACCIA DEL TRIS IN MESSICO
Preparate i popcorn perché oggi il Gran Premio del Messico promette di regalare emozioni dal primo all’ultimo giro, e in programma ce ne sono 71! Grazie alla penalità inflitta a Max Verstappen – colpevole di aver ignorato le bandiere gialle e di non aver rallentato in seguito all’incidente di Bottas – una Ferrari partirà in pole position per la sesta volta consecutiva, e vedremo nuovamente una prima fila tutta rossa con Charles Leclerc che scatterà davanti a Sebastian Vettel. Alle loro spalle troviamo la Mercedes di Lewis Hamilton (a caccia del sesto titolo iridato) e l’olandese della Red Bull che correrà con il dente avvelenato. I big sono pronti a sparare i fuochi d’artificio sin dalla prima curva, e anche il meteo potrebbe metterci lo zampino visto che è prevista pioggia durante la gara. Gli spunti di interesse quindi non mancano con la Scuderia di Maranello che non vince dal 1990 e vuole interrompere un tabù quasi trentennale. La Red Bull è comunque nettamente favorita per la vittoria, non a caso il team anglo-austriaco si è imposto nelle ultime due edizioni e vuole concedere il tris. Sainz e Norris puntano al colpaccio magari approfittando di eventuali disgrazie di chi sta davanti, McLaren che in questa fase del mondiale 2019 di Formula 1 è sicuramente la quarta forza in pista, i tempi di Senna e Prost rimangono lontani anni luce ma niente a che vedere con il triennio 2015-2017 quando Alonso arrancava in fondo al gruppo con un motore Honda che all’epoca – a sentire lo spagnolo – era a malapena buono per la GP2… {agg. di Stefano Belli}
DIRETTA FORMULA 1, GP MESSICO: GLI APPUNTAMENTI DI OGGI
Domenica nel segno della diretta Formula 1: dal circuito di Città del Messico si corre il Gran Premio del Messico 2019, il diciottesimo appuntamento del Mondiale 2019. Diciamo subito che la partenza della gara sul tracciato intitolato alla memoria dei fratelli Rodriguez avrà luogo alle ore 20.10 italiane, cioè quando nella capitale del Messico saranno le 13.10 locali del pomeriggio, considerate le sette ore di fuso orario che separano l’Italia dalla metropoli centroamericana, dove si potrebbe mettere il sigillo definitivo a una stagione ormai saldamente nelle mani di Lewis Hamilton, al quale servirebbe guadagnare 14 punti sul compagno di squadra Valtteri Bottas. Non sarà però una impresa facile, anche perché Ferrari e Red Bull in Messico sembrano molto competitive e vorranno lottare almeno per la vittoria parziale: in particolare, Max Verstappen sa benissimo come si fa, avendo vinto a Città del Messico sia nel 2017 sia l’anno scorso.
DIRETTA FORMULA 1, LE QUALIFICHE
In Messico la Red Bull si conferma un fulmine di guerra con Max Verstappen che avrebbe conquista per la seconda volta in carriera la pole position al termine di una qualifica tiratissima dove l’olandese ha stampato un tempone di 1’14″758, nuovo record ufficiale del circuito intitolato ai fratelli Rodriguez. Griglia di partenza però ribaltata nella notte: negli ultimi secondi della Q3, infatti, Bottas è andato pesantemente a muro uscendo dall’ultima curva, con la Mercedes del finlandese distrutta tutti i piloti ancora impegnati a completare il giro hanno alzato il piede, a eccezione proprio di Verstappen che invece ha tirato dritto migliorandosi ulteriormente. I commissari inizialmente sembravano aver graziato l’olandese, ma dopo l’ammissione del pilota Red Bull di non aver rallentato apposta, la penalità è stata inflitta in un secondo momento. Prima fila tutta Ferrari dunque (la sesta consecutiva) con Leclerc in pole position e Vettel secondo: al terzo posto la Mercedes di Hamilton, solo quarto a questo punto Max Vertstappen. Non particolarmente brillanti le Frecce d’Argento che risentono dell’aria rarefatta e soprattutto degli enormi progressi compiuti dalla concorrenza, in termini di potenza pura la Ferrari è ormai diventata il nuovo punto di riferimento e anche la Honda è sulla buona strada. Per quanto riguarda il campionato degli altri, la McLaren si conferma la più veloce tra le non-big con Sainz e Norris in quarta fila, molto bene anche la Toro Rosso che ha portato entrambe le macchine in Q3, con Kvyat che ha vinto il duello in famiglia con Gasly, non al meglio a causa di un virus intestinale. La Renault, reduce dalla squalifica per l’utilizzo di non ripartitore di frenata non conforme al regolamento, non è andata oltre la Q2 così come l’Alfa Romeo, ancora peggio è andata alla Haas che non ha superato nemmeno la Q1 né con Magnussen né con Grosjean.
DIRETTA FORMULA 1: IL CIRCUITO DI CITTA’ DEL MESSICO
Diamo subito anche alcune importanti informazioni tecniche sulla diretta Formula 1: la gara si svolgerà sulla distanza di 71 giri, ognuno dei quali misura 4.304 metri, per un totale di 305,354 km. In attesa che si accendano i motori della Formula 1 per dare il via al Gran Premio del Messico 2019, diamo un rapido sguardo al circuito che ospita la gara di questa domenica, ovvero il tracciato di Città del Messico. Qui si è tornati a correre dopo una lunghissima assenza solamente a partire dal 2015, quindi è comprensibile che sia un tracciato non così noto come altri grandi classici. Circuito piuttosto breve, ma in ogni giro saranno da affrontare ben 17 curve. Non si tratta comunque di un circuito tortuoso, ad eccezione del tratto finale: prima ci saranno anzi anche due rettilinei molto lunghi, quello del traguardo che misura ben 1,2 km e quello compreso fra le curve 3 e 4, sui quali potrà essere utilizzato il Drs, così come anche nel tratto compreso tra le curve 11 e 12, dunque avremo tre zone di attivazione del Drs. Attenzione anche all’altitudine (siamo oltre i 2.200 metri di quota), che influenzerà sia l’aerodinamica sia la velocità massima: fattore importante perché le monoposto di Formula 1 non sono certamente abituate a correre a certe altezze che altrove nel mondo già significherebbero alta montagna – qui invece siamo sul vaso altopiano che ospita la megalopoli di Città del Messico.
Dando qualche altra informazione tecnica sulla pista, la Brembo informa che il circuito di Città del Messico è da considerarsi molto impegnativo per gli impianti frenanti, con i piloti che impiegano nelle frenate circa il 20% del tempo sul giro. Secondo i tecnici Brembo l’altitudine alla quale sorge l’Autodromo Hermanos Rodriguez non dovrebbe essere un problema, invece saranno i picchi di velocità (oltre i 360 km/h) a mettere duramente alla prova gli impianti frenanti. I freni entrano in funzione in 10 delle 17 curve della pista, la più impegnativa è naturalmente quella alla curva 1, al termine del lungo rettilineo del traguardo, poi anche le frenate alle curve 4 e 12 meritano una citazione. Passando poi alle gomme, Pirelli porterà a Città del Messico le tre mescole ‘di mezzo’ fra quelle disponibili, escludendo dunque la più morbida e la più dura delle cinque: avremo allora C2, C3 e C4, una scelta più conservativa rispetto a quella dell’anno scorso, quando invece Pirelli aveva portato in Messico le tre mescole più morbide allora a disposizione, con l’obiettivo di ridurre l’incidenza del graining che fu molto frequente dodici mesi fa. Adesso però mettiamoci comodi, perché è arrivato il momento tanto atteso in cui sarà la pista ad emettere il suo verdetto inappellabile: la diretta Formula 1 della gara del Gran Premio del Messico 2019 sul circuito di Città del Messico sta per cominciare…