Dopo il caso Scanzi e il livello più basso di vaccinazioni degli anziani, la Regione Toscana è entrata nell’occhio del ciclone come peggior esempio di campagna vaccinale in un Paese che già ha cominciato con il freno a mano tirato la vaccinazione di massa. Oggi il quotidiano “Domani” in prima pagina racconta da vicino dell’esposto giunto in Procura a Firenze in merito alle carenze e “stranezze” della campagna toscana per i vaccini anti-Covid: il requisito dell’età anagrafica è stato disatteso più volte, tanto da creare imbarazzo a Palazzo Chigi che con Draghi ha strigliato alcune Regioni negli ultimi giorni.
Il professore Stefano Sandri (manager ed ex Presidente Efim) ha deciso di lanciare un esposto affinché i giudici aprano ufficiale inchiesta visto che «è assai plausibile ipotizzare che le gravi conseguenze associate ai ritardi nella vaccinazione dei più anziani avrebbero potuto essere evitate se, come sembrano indicare i dati, la platea degli aventi diritto almeno nell’ambito della categoria dei sanitari e sociosanitari non fosse stata allargata».
“I DISASTRI DELLA REGIONE TOSCANA”
L’esposto presentato da Sandri e riportato in stralci dal quotidiano diretto da Stefano Feltri presenta le due linee di profonda critica alla gestione del Presidente Giani in Regione Toscana: «per la categoria dei sanitari si parlava di operatori in prima linea, sia pubblici che privati accreditati i quali hanno un rischio più elevato di essere esposti all’infezione da Covid-19 e di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili in contesti sanitari e sociali», spiega ancora il manager denunziante. C’è stato poi l’aggiornamento del piano vaccini l’8 febbraio scorso che invitava a privilegiare gli over 80 ma i risultati poi raggiunti dalla Toscana sono stati del tutto insoddisfacenti, con troppi sanitari vaccinati prima di anziani fragili: sorge secondo l’esposto un nodo piuttosto inquietante dei “sanitari fantasma”, ovvero 40mila operatori del settore che non sono affatto in prima linea contro il Covid e che dunque non si capisce perché abbiano avuto priorità nella vaccinazione.
117mila soggetti vaccinati nella Sanità Toscana, quando il numero della regione Toscana sui soggetti “in prima linea” risulta 72.553. La denuncia si fissa poi sulle età dei vaccinati e anche qui i conti non tornano: record negativo per i 70enni (6,23%) contro invece il 9,6% dei 20enni con il quasi 60% generale ottenuto da tutti i toscani vaccinati entro i 59 anni. Da ultimo, il manager che ha denunciato la Regione scrive nell’esposto alla Procura «avendo la Toscana ricevuto 641.800 dosi di vaccino di cui 428mila Pfizer in anticipo rispetto alle altre, è plausibile che a partire dalla fase iniziale della campagna la regione abbia vaccinato oltre 160mila individui in buona parte relativamente giovani e che probabilmente non appartenevano alla categoria degli operatori sanitari e sociosanitari». Si attende ora l’eventuale indagine della magistratura ma di certo i prodromi per delle conseguenze legali non sono affatto da escludere.