Gli atleti russi e bielorussi non parteciperanno al torneo di Wimbledon: per loro infatti è stata decisa l’esclusione visto quanto sta accadendo in Ucraina. I tennisti dunque non prenderanno parte alla competizione più importante oltre che a tutti i tornei inglesi. La decisione ha fatto discutere e non poco gli appassionati ma anche gli addetti ai lavori. Ieri sera anche Novak Djokovic ha preso posizione.
Dopo la lunga partita, vinta in 3 set contro Laslo Djere a Belgrado, il tennista ha voluto dire la sua sull’esclusione di russi e bielorussi dal torneo di Wimbledon, che il serbo conosce bene viste le sei vittorie. Allo stesso modo, Novak conosce bene anche la guerra, essendo nato e cresciuto in Serbia. Proprio per questo motivo ha deciso di dire la sua, condannando la decisione di non far partecipare al torneo russi e bielorussi solamente per la loro nazionalità.
Djokovic prende posizione contro Wimbledon
Secondo Djokovic, la scelta di escludere i giocatori di nazionalità russa e bielorussa è discriminatoria. Sui social, il tennista ha spiegato il suo punto di vista: “Condannerò sempre la guerra, non la sosterrò mai essendo io stesso figlio della guerra. So il trauma emotivo che lascia, tutti sappiamo cosa è successo in Serbia nel 1999. Nella storia recente nei Balcani abbiamo avuto molte guerre. Tuttavia, non posso sostenere la decisione di Wimbledon, penso sia pazzesca. Quando la politica interferisce con lo sport, il risultato non è mai buono”.
Anche Wta e Atp condividono la posizione di Novak Djokovic. Ieri, in un comunicato, avevano espresso il loro punto di vista: “La discriminazione basata sulla nazionalità costituisce una violazione del nostro accordo con Wimbledon, che prevede che ogni giocatore entra nel torneo sulla base esclusiva del ranking”.