Per Giuseppe Bortolussi, della Cgia di Mestre, «l’interpretazione data alle dichiarazioni dei redditi del 2007 appare artefatta dando un’immagine completamente distorta della realtà. Con il risultato di far sembrare i lavoratori autonomi degli evasori incalliti. In realtà le cose non stanno così e siamo in grado di dimostrarlo».
Secondo l’associazione artigiani di Mestre, non è sostenibile la tesi che gli artigiani e i commercianti dichiarano al fisco redditi inferiori ai lavoratori dipendenti. «Le statistiche pubblicate ieri – rileva una nota – mettono a confronto i redditi degli autonomi con quelli di un lavoratore dipendente medio che include, tra gli altri, i professori universitari, i manager pubblici e privati, i magistrati, gli alti funzionari dello Stato che alzano abbondantemente la media reddituale».
«Questo confronto – è detto – non ha nessun senso. Correttezza statistica vuole che la comparazione venga realizzata con i redditi dei lavoratori dipendenti di artigiani e commercianti».
Per la Cgia, così, «nel settore dell’artigianato i redditi medi di un lavoratore dipendente del tessile, del metalmeccanico o dell’edilizia (tutti alle dipendenze di un artigiano) oscillano tra i 12.104 euro e i 14.391 euro (dati relativi ai contratti di lavoro vigenti nel 2007). Ebbene, se prendiamo quelli del titolare artigiano di un’azienda individuale operante nell’edilizia il suo reddito nel 2007 era di 20.300 euro». «Stessa cosa – prosegue – per un commerciante. Se il suo dipendente guadagnava nel 2007 16.500 euro circa il titolare ne ha denunciati 19.806 euro. Ricordiamo, inoltre, che il 75% degli artigiani e dei commercianti lavora da solo».