Per il Pil italiano «potrebbe esserci un rimbalzo a partire dal terzo trimestre»: questa l’opinione di Lorenzo Codogno, capo economista del ministero dell’Economia, espressa durante un intervento nel corso della presentazione del rapporto Isae sull’economia italiana.

Codogno più in generale spiega che nel secondo trimestre di quest’anno «qualche segnale di stabilizzazione c’è stato» e ci sono anche «vari segnali di ripresa». Ma il risultato del secondo trimestre è stato «inficiato» dall’effetto trascinamento dai trimestri precedenti.



Codogno ricorda che «c’e’ stata una caduta senza precedenti della produzione industriale ed è quindi quasi naturale che arrivi un rimbalzo». Ma «successivamente ci sarà un punto interrogativo: capire come si svilupperà l’economia internazionale e se l’Italia potrà prendere vantaggio» rispetto agli altri paesi.



‘L’Italia infatti – dice Codogno – non ha il problema del debito privato quindi avrà una possibilità di crescita più consistente nei prossimi anni’. Tra le altre cose positive segnalate dal capo economista del Tesoro anche la ripresa della fiducia delle imprese e «sorprendentemente» la ripresa del clima di fiducia dei consumatori legata all’andamento dell’inflazione che raffreddandosi «potrebbe supportare i consumi».

Per quanto riguarda le imprese italiane Codogno segnala che si vede un «ennesimo capitolo della soap opera sulla loro competitività». Le aziende – secondo Codogno – sono state comunque in grado di «ristrutturare ed adeguarsi» alla crisi. Ma per un test «più attendibile bisognerà attendere dopo l’estate, periodo che sarà cruciale» per capire come andranno le cose.