Per la Corte Costituzionale è infondata la questione aperta dal tribunale di Vicenza a proposito di una presunta violazione dei principi costituzionali dell’adeguatezza delle prestazioni previdenziali alle esigenze di vita del lavoratore e della proporzionalità tra la pensione e la retribuzione goduta nel corso dell’attività lavorativa.
Secondo il Tribunale, riporta AGI nella sua nota, “la mancata rivalutazione automatica impedisce la conservazione nel tempo del valore di acquisto delle pensioni e discrimina irragionevolmente i titolari di pensioni medio alte che vengono esposti al rischio inflattivo mentre i titolari delle altre pensioni vengono integralmente protetti. Nel suo giudizio la Corte ha ritenuto che il blocco della perequazione 2008 fosse giustificato dallo scopo solidaristico di finanziare un riassetto progressivo delle pensioni di anzianità per riequilibrare il sistema a costo invariato”.
E’ cioè legittima la norma contenuta nella legge n. 247/2007 che ha stabilito per il 2008 il blocco della perequazione automatica delle pensioni di importo superiore a 8 volte il trattamento minimo Inps. La notizia viene riportata da AGI, Agenzia giornalistica italiana.