Durante la cerimonia di consegna dei premi Leonardo 2011 al Quirinale, il ministro dello Sviluppo Corrado Passera ha fatto sapere che il «pacchetto semplificazione verrà deliberato nel prossimo Consiglio dei ministri», ma intanto il governo, intervenendo sul decreto Milleproroghe, ha deciso di non aumentare i contributi previdenziali. L’innalzamento verrà invece sostituito da un rincaro del prezzo delle sigarette, che garantirà una copertura per le norme pensionistiche di tutela per i lavoratori precoci e gli esodati. Tra le novità presenti nel decreto sulle semplificazioni, si comincia con l’eliminazione di 333 leggi dall’ordinamento italiano, prevista dall’articolo 65 di una nuova bozza del provvedimento. Si parla poi di documenti personali: il cambio di residenza, per esempio, potrà essere richiesto anche online, avverrà in tempo reale, mentre gli atti tra Comuni e enti viaggeranno solo in modalità telematica, come anche le domande per i concorsi pubblici. Per il rilascio e il rinnovo della patente sarà necessario solo il certificato medico, mentre per gli over 80 sarà il singolo medico a effettuare la visita, e non la Commissione. Infine, le carte d’identità «sono rilasciati o rinnovati con validità fino alla data, corrispondente al giorno e al mese di nascita del titolare, immediatamente successiva alla scadenza che sarebbe altrimenti prevista per il documento medesimo». Previsto anche il ritorno della cosiddetta “social card”, attraverso una «sperimentazione finalizzata alla proroga del programma “carta acquisti”». Si tratta di un progetto che interesserà tutti i Comuni con più di 250 mila abitanti, e la dotazione di risorse dovrebbe essere di 50 milioni di euro. Torna anche il credito d’imposta per i lavoratori assunti nel Mezzogiorno a tempo indeterminato, ma per poterne usufruire l’assunzione deve essere operata nel giro di 24 mesi, e non più nei dodici mesi successivi alla data del decreto di maggio 2011. Per quanto riguarda invece i Tir, la circolazione resta vietata nei giorni festivi, ma è stata revocata la norma che prevedeva lo stop in alcuni giorni precedenti o successivi i giorni festivi. Invece, chi ha finito gli studi non dovrà più frequentare corsi specifici per l’attività di trasporto su strada.



Nella bozza si legge infatti che «sono dispensate dalla frequenza di uno specifico corso di formazione preliminare per l’esame di idoneità professionale le persone che hanno assolto all’obbligo scolastico e superato un corso di istruzione secondaria di secondo grado».

Leggi anche

PREMIERATO/ Una riforma che "conviene" anche al presidente della Repubblica