Non c’è accordo tra i membri dell’Unione europea sul bilancio per il periodo 2014-20. La riunione in corso infatti è stata sospesa fino a mezzogiorno di oggi, ma sembra evidente che l’accordo ricercato difficilmente uscirà fuori. Lo ha detto per tutti Angela Merkel: dubito che si riuscirà a trovare un accordo. Difficile che si possa trovare un compromesso, ha aggiunto, sulla proposta del presidente dell’Unione, Herman Van Rompuy, che aveva iniziato la riunione dei 27 paesi membri annunciando quella che ha definito una proposta “sobria” dati i tempi difficili che si stanno attraversando. Per Van Rompuy si tratta di trovare una soluzione equilibrata che sarebbe stata a portata di mano. Ma questa mano è sfuggita dopo che nell’incontro di ieri notte non si è riuscito a trovare un accordo. La proposta Van Rompuy in breve: aumento dei fondi destinati alle politiche sociali e all’agricoltura: 11 miliardi e 6,6 miliardi in più per il secondo aspetto, l’agricoltura. Taglio di 13 miliardi al fondo per lo sviluppo. In tal modo il bilancio finale sarebbe rimasto invariato. Non è apparso molto preoccupato Mario Monti che ha detto che se non si trova un accordo non è comunque un dramma. Sulla stessa linea anche lo stesso Van Rompuy: “Le possibilità di un accordo rapido entro il fine settimana sul bilancio 2014-2020 sono molto piccole, ma il mancato accordo comunque non sarebbe una catastrofe”. L’Italia al momento sta studiando la proposta Van Rompuy: Monti ha spiegato che se l’Italia non si ritenesse d’accordo con la proposta non esiterebbe a votare contro. Il presidente francese Hollande invece ritiene che la proposta dal punto di vista complessivo particolarmente per quanto riguarda il taglio complessivo al bilancio soddisfa perché il precedente progetto di Van Rompuy penalizzava troppo l’agricoltura e i fondi di coesione che sono invece due capitoli che generano crescita. A questo punto, ha detto, basta rivedere le due voci in questione per approvare la proposta. Sostanzialmente d’accordo con Hollande è apparso il primo ministro inglese Cameron: un passo avanti nella giusta direzione ha detto, ma non si fa abbastanza per ridurre la spesa.
Tra le proposte di tagli, nel progetto c’è anche il taglio pari a 1,6 miliardi per i fondi giustizia e sicurezza e il taglio di 5,5 miliardi per i fondi di politica estera.