Se Mario Monti e Angela Merkel trovano una forma di accordo nel sostenere qualunque tipo di azione, dicono, pur di salvare l’euro, il presidente dell’Eurogruppo lancia un siluro proprio contro Berlino. Accusandola di usare l’Unione europea come una propria filiale. Intervistato dal giornale tedesco Süddeutsche Zeitung, Juncker si scaglia contro la politica di Angela Merkel chiedendosi perché  la Germania si permette il lusso di fare continuamente politica interna su questioni che riguardano l’Europa. Un attacco non proprio diretto contro la Germania, ma contro l’attuale cancelliere dato che nel corso della stessa intervista il premier del Lussemburgo sostiene che nel ruolo di un ipotetico ministro delle finanze europeo ci starebbe bene proprio un tedesco, e cioè l’attuale ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble.T ornando a Monti e alla stessa Merkel, i due leader nel corso di una telefonata hanno ragionato sulla necessità di dare ogni sostengo a qualunque tipo di iniziativa che possa salvare l’eurozona e la moneta unica. La telefonata c’è stata sabato e in una nota dell’ufficio del governo si fa notare come i due Paesi “prenderanno tutte le misure necessarie a proteggere l’euro zona”. Ciò in modo da rednere applicabile le decisioni prese al vertice di Bruxelles di fine giugno. Tutto ciò in vista del direttorio della Banca centrale europea il prossimo 2 agosto. Anche Mario Draghi nei giorni scorso si è detto pronto a tutto per salvare l’euro: l’ondata positiva che si è generata sui mercati dopo le sue parole è però stata definita da alcuni osservatori eccessiva. Secondo diversi esperti tra le misure che Draghi potrebbe attivare c’è quella di riavviare il programma di acquisto di bond, in particolare per i titoli di Stato di Spagna e Italia, che è stato congelato da mesi. Inoltre Draghi nei prosismi gironi ha una serie di incontri ai massimi vertici, tra cui quello con  il segretario al Tesoro Usa Geithner e il presidente della Bundesbank Weidmann. Oggi intanto è previsto il collocamento di Btp a 5 e 10 anni per un controvalore di 5,5 miliardi di euro. In settimana verranno messi all’asta anche i Bonos spagnoli e i Bund tedeschi. 



Anche Mario Monti ha in programma in settimana alcuni incontri di alto livello tra cui quello con il presidente francese. Una settimana che in molti definiscono decisiva per l’euro. 

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