Il Telepass, strumento utilissimo per evitare code al casello, può essere utilizzato dal Fisco per verificare che il tenore di vita del contribuente rispecchi quanto denunciato in fase di dichiarazione dei redditi. La novità, come riportato da investireoggi.it, è frutto della sentenza numero 9825 della Cassazione, che il 19 aprile ha deliberato che l’Agenzia delle Entrate può dare il via ad una serie di accertamenti sui conti correnti, in quanto un numero elevato di viaggi non è compatibile con un basso tenore di vita. Ovvamente il Telepass non fornirà i dati personali del proprietario del conto al Fisco, ma dal momento che chi viaggia per piacere di certo non ha un reddito basso – e che chi viaggia molto per lavoro si presume guadagni una cifra considerevole – ecco che il Fisco, notando un addebito sul conto bancario attribuibile al Telepass, potrebbe chiedere spiegazioni in merito all’intestatario.
Nulla da temere dunque per chi è in regola, soltanto la conferma che così come nel redditometro – che ha tra gli indici i pagamenti ai tour operator – anche il Telepass potrebbe finire sotto la lente d’ingrandimento del Fisco. Se vedrete aumentare le code al casello di chi paga in contanti saaprete dunque il perché..