Un giorno particolare per la scuole. Oggi, per la prima volta, il ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini si è recata al Quirinale per l’inaugurazione ufficiale del nuovo anno scolastico da parte del Presidente della Repubblica. Contemporaneamente si è avuto l’incontro al Teatro Capranica di Roma con il mondo della scuola da parte del leader del Pd Walter Veltroni a chiusura della tre giorni di mobilitazione’ ‘Salviamo la scuola’. A proposito di quest’ultima la Cigl si è detta pronta a chiamare la scuola in sciopero e in piazza. E, per finire, l’aula della Camera ha avviato stamani, con la discussione generale, l’esame del decreto sulla scuola varato dal governo Berlusconi.
Relatore del provvedimento alla Camera è il presidente della commissione Cultura, Valentina Aprea, che nel suo intervento introduttivo ha difeso il provvedimento, in particolare per quanto riguarda il maestro unico, citando le considerazioni critiche sull’utilizzo dei docenti e sul rapporto statistico fra docenti e studenti contenute in un libro bianco elaborato dal governo Prodi.
«Vorrei qui ricordare, ma credo che i colleghi dell’opposizione siano ben a conoscenza di questo dato, i sondaggi non di parte – ha detto l’esponente del Pdl concludendo il suo intervento – che sono stati resi noti da più parti, e che mostrano un alto indice di gradimento delle famiglie e dell’opinione pubblica italiana con riferimento a questo modello didattico».
Ma l’opposizione resta fortemente contraria al provvedimento, e oggi il leader del Pd dirà la sua nell’incontro a conclusione di una tre giorni di manifestazioni e presidi di fronte alle scuole contro il decreto. Nei giorni scorsi esponenti del Partito Democratico hanno paventato anche il ricorso alla fiducia da parte del governo, ma al momento la maggioranza sembra compatta. La Lega Nord ha annunciato solo che ripresenterà in aula un emendamento, che potrebbe trovare la condivisione dell’opposizione, sulla questione delle bocciature con una sola insufficienza alle elementari e alle medie, anche se il ministro dell’Istruzione ha precisato nei giorni scorsi che secondo il governo non si tratta di un automatismo, ma di una decisione demandata al consiglio di classe alle medie inferiori o al team di insegnanti (maestro unico, docenti di inglese e di religione) nel caso delle elementari.
Il disegno di legge di conversione del decreto dovrebbe essere licenziato dalla Camera entro la settimana. Domani mattina è convocato il comitato dei nove per la definizione degli emendamenti.