Progetti per l’alfabetizzazione economica degli studenti italiani. Li annuncia il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, dalle pagine del settimanale Economy che pubblica, nel numero in edicola da domani, un sondaggio dal quale emerge un quadro poco lusinghiero sulla cultura economica degli italiani.
Ricordando il progetto-pilota ‘Moneta’, partito a gennaio, in collaborazione con Banca d’Italia, in sei istituti-campione della scuola primaria e secondaria, il ministro Gelmini informa che, con la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, intende diffondere nelle scuole progetti di educazione previdenziale. «E stiamo pensando -aggiunge – di mettere in atto progetti anche con l’Inps. Perché è importante fino da studenti avere chiari i meccanismi alla base dei piani di accumulo previdenziali. Ed è fondamentale diffondere una cultura economica di base: per tutti».
Secondo il sondaggio (condotto su un campione di 800 italiani maggiorenni), se dovesse aprire un nuovo conto corrente, il 35,5% degli italiani oggi lo farebbe nella stessa banca di cui è già correntista, mentre il 9,5% addirittura andrebbe alla banca più vicina. A dimostrazione – osservano i ricercatori – che malgrado la crisi finanziaria, gli italiani restano pigri. Solo il 5% cercherebbe online le condizioni più favorevoli, mentre il 28% s’informerebbe in due o tre istituti. Stessa inerzia sul fronte della gestione dei risparmi: il 45% degli italiani s’informa presso la propria banca o dal promotore finanziario ma un 20% non si informa affatto o non sa come fare.