Inizia domani, con la prova di italiano, la maturità, o, come si dice adesso, l’esame di stato. Ma non per tutti: niente maturità per 29 mila studenti, che iniziano in anticipo le vacanze. Sono stati fermati dagli stessi prof interni prima ancora di arrivare al cospetto della commissione giudicatrice, complice con tutta probabilità la nuova regola che modifica l’ammissione agli esami di stato. Il ministero dell’Istruzione in queste ore sta raccogliendo i dati sugli esiti degli scrutini finali. E l’incremento dei non ammessi agli esami, peraltro annunciato da una prima stima di viale Trastevere, salta subito all’occhio.
Al ministero sono pervenuti quasi metà dei dati riguardanti gli studenti che si apprestano a sostenere gli esami di stato conclusivi del secondo grado. Quanto basta per delineare un trend piuttosto chiaro. Quest’anno, il tasso di non ammissione agli esami di maturità si avvicina al 6 per cento, l’anno scorso fu di poco superiore al 4 per cento (4,3 per cento, per l’esattezza). Un dato che tradotto in numeri assoluti significa la rinuncia agli esami per poco meno di 29 mila studenti. Un aumento, quindi, di 7 mila studenti (il 30 %) in più non ammessi agli esami rispetto agli scrutini dello scorso anno.
CLICCA SUL SIMBOLO >> QUI SOTTO PER CONTINUARE A LEGGERE L’ARTICOLO
Più di quanti, 25 mila e 600 circa, sono riusciti a evitare la prima "trappola" della maturità presentandosi da privatisti. Chi infatti sceglie di andare agli esami con una preparazione fai da te non è soggetto a nessuna ammissione agli esami. Il tutto, grazie ad un buco della normativa non ancora sanato che nel 2007 reintrodusse l’ammissione agli esami, ma solo per gli interni.
A determinare l’aumento di non ammessi agli esami è stata senz’altro la regola (in vigore proprio da quest’anno) che prevede almeno la media del sei per sostenere le prove. Il voto di condotta, assieme a quello di Educazione fisica rientra nel conteggio.