Gli studenti che soffrono di allergie hanno il 40 per cento di probabilità in più di ottenre nel corso della maturità voti peggiori rispetto alle aspettative. Lo dimostra uno studio di ricercatori inglesi che ha effettuato dei test su dei ragazzi che soffrono di allergie e che stavano sostenendo gli esami finali.
Per alcuni studenti che si accingono a sostenere l’esame di maturità, alla consapevolezza di essere impreparati, alla calura estiva incipiente, a stress, stanchezza, crisi di panico varie e genitori opprimenti, si aggiunge un altro motivo d’ansia: secondo uno studio inglese le allergie ai pollini, la febbre da fieno e altri disturbi stagionali, aumentano le probabilità di avere voti più bassi rispetto alle aspettative. La studio, realizzato dai ricercatori del Royal Brompton Hospital di Londra, e presentato nel corso della conferenza dell’European Academy of Allergy and Clinical Immunology della City, ha fatto un esperimento sottoponendo a un test 1.834 studenti, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, che stavano sostenendo gli esami finali dell’anno in diverse materie. I ragazzi che soffrivano di qualche forma di allergia avevano il 40 per cento di probabilità in più di ottenere voti peggiori rispetto a quelli ottenuti nel corso dell’anno.
Lo studio ha anche dimostrato che le probabilità di ottenere voti più bassi del solito sale al 70 per cento se i soggetti allergici hanno assunto degli antistaminici prima del test: «Chi soffre di allergie dorme male e durante l’esame ha sintomi come starnuti e tosse che lo distraggono, e possono compromettere l’esito dell’esame», hanno spiegato i ricercatori.