Due versioni di greco per la seconda prova, pubblicate con rapidità record sui siti web, anche se non c’è ancora certezza su quale delle due sia effettivamente uscita. La prima versione di greco della seconda prova, pubblicata in base a indiscrezioni web sul sito ScuolaZoo.com, è un brano tratto dall’Apologia di Socrate di Platone, in cui si mette in paragone la sapienza del filosofo con la mancanza di vera conoscenza di politici e poeti. L’altra versione di greco che sarebbe uscita nella seconda prova, pubblicata sul sito web di Repubblica, è sempre tratta dall’Apologia di Socrate, ma è un brano in cui il filosofo difende le sue scelte sia ai tempi della democrazia sia della tirannide.
“SOCRATE E LA POLITICA”
E continuai ad andare dall’uno all’altro: mi rendevo conto, con amarezza e timore, di essere odioso, ma mi sembrava necessario trattare ciò che concerne il dio come cosa della massima importanza. Per questo era doveroso recarsi, per esaminare il senso dell’oracolo, proprio da tutti [22a] quelli che sembravano sapienti. E per il cane, Ateniesi, – bisogna che vi dica la verità – la mia esperienza fu davvero questa: a me, che indagavo per il dio, (17) coloro che godevano di una migliore reputazione sembrarono quasi i più carenti, mentre quelli che passavano per inferiori risultarono uomini più dotati di discernimento. Occorre, allora, che vi esponga la mia peregrinazione, cioè la storia delle fatiche che ho affrontato per corroborare l’oracolo. Dopo essere stato dai politici, mi rivolsi ai poeti, ai compositori di tragedie, [22b] di ditirambi e di altri generi, per cogliermi sul fatto come più ignorante di loro. E prendendo in mano i lavori che mi sembravano meglio composti, andavo chiedendo ai loro autori che cosa volessero dire, anche per imparare qualcosa.
Cittadini, mi vergogno a dirvi la verità, ma lo si deve pur fare: sulle loro composizioni quasi tutti i presenti ragionavano meglio di loro. Così, di nuovo, mi resi subito conto che i poeti non fanno ciò che fanno per sapienza, [22c] ma per una qualche disposizione naturale (physei) e come divinamente ispirati (enthousiazontes), alla maniera dei profeti e dei veggenti: anch’essi, infatti, dicono molte cose belle, ma non sanno nulla di ciò che dicono. (18) Anche i poeti – mi divenne chiaro – sono soggetti a una esperienza simile; nello stesso tempo mi accorsi che essi pensavano, per la loro poesia, di essere i più sapienti degli uomini anche sul resto, ove non lo erano. Così me ne andai anche da là ritenendomi superiore a loro proprio come lo ero nei confronti degli uomini politici.
Io cittadini non ho mai avuto una carica pubblica se non quella di membro del Consiglio dei Cinquecento e anzi proprio quando voi decideste di processare in massa illegalmente (come più tardi fu ammesso) i dieci generali che non avevano raccolto i morti dopo la battaglia navale la tribù Antiochide (la mia) reggeva la pritania. Ricordo che fui il solo tra i pritani ad oppormi a voi perché non fosse scavalcata la legge e votai contro; e sebbene gli altri oratori fossero pronti a denunciarmi e a farmi arrestare incoraggiati dalle vostre grida io pensai che dovessi seguire la legalità e la giustizia al prezzo di ogni rischio piuttosto che associarmi a voi e alla vostra politica ingiusta per il timore del carcere o della morte. E questo accadeva quando in patria c’era un governo democratico. Quando si instaurò l’oligarchia i Trenta mi mandarono a chiamare con altri quattro al palazzo del governo e ci ordinarono di prelevare Leone di Salamina per metterlo a morte.
Di simili ordini ne dettero a molti altri per comprometterne il maggior numero possibile. Fu allora che io feci vedere a fatti e non a chiacchiere che della morte (scusate l’espressione) non me ne importava proprio un bel niente: non far nulla di ingiusto e di empio questo è ciò che mi importa. E quel governo con tutto il suo terrore non riuscì a piegarmi da indurmi a commettere qualche cosa di ingiusto. Quando infatti noi uscimmo dal palazzo quegli altri quattro andarono a Salamina e prelevarono Leone io invece me nei tornai a casa mia. Certo per questo fatto ci avrei rimesso la vita se quel governo dopo un po’ non fosse stato rovesciato. E di questi fatti potrete avere quanti testimoni vorrete.