La seconda prova dell’esame di stato dell’istituto d’arte, Progettazione, consiste in un elaborato grafico, inerente alle problematiche progettuali connesse alle discipline dei laboratori della sezione di appartenenza (sezione di grafica, ceramica, oreficeria, ecc.), ed una relazione scritta che spieghi le ragioni della scelta delle forme, dei colori ecc., con un linguaggio tecnico specifico.



Solitamente la durata massima della prova è di 3 giorni (6 ore per ciascun giorno) e nei primi 2 giorni è consentito lasciare la scuola prima che siano passate 6 ore dall’inizio della prova solo se la prova stessa è conclusa.

I candidati potranno usufruire dei materiali messi a disposizione dalla scuola, ma per la preparazione dell’esecutivo si consiglia sempre di portare con se l’attrezzatura personale necessaria come colori, compassi, squadre ecc. di buona qualità per ottenere risultati apprezzabili.



Ai candidati viene richiesto di definire un progetto, documentando le singole fasi, che vanno dalla ricerca dell’idea fino alla realizzazione di un esecutivo. Durante la fase di ricerca, schizzi e appunti possono essere liberamente tracciati sui fogli. Io personalmente consiglio sempre di non lasciarsi inibire dal bianco del foglio, che potrebbe bloccare la fantasia, ma di incominciare subito a “sporcare” la superficie. Pian piano affioreranno delle bozze che successivamente si trasformeranno in vere e proprie idee. Questa secondo me è la fase più delicata, in cui bisogna saper guardare dentro uno “scarabocchio apparente”, ed effettuare una giusta scelta immaginando in cosa potenzialmente quello scarabocchio potrebbe trasformarsi, al progetto che ne potrebbe nascere.



Naturalmente oltre all’aderenza al tema dato e alla rappresentazione corretta dei disegni, verrà chiesta una personale proposta creativa analizzando i problemi che tecnicamente potrebbero presentarsi, in modo autonomo ed originale. Originali non vuol dire a tutti i costi “strampalato”, “complicato”: anche una soluzione semplice può essere originale.

Gli alunni si dovranno preparare, una volta visualizzata l’“idea base”, ad eseguire un progetto in cui saranno applicate le regole classiche della rappresentazione bidimensionale ma anche tridimensionale, rappresentato in scala o a dimensioni  reali, a seconda delle richieste ministeriali. In questa fase si richiede pulizia e precisione.

(Antonella D’Antonio, liceo artistico “V. Bellisario”, Pescara)

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